I NOMI – Blitz nella notte, sequestri per 750 mila euro ai Bontempo Scavo e ai Batanesi: 23 arresti sui Nebrodi
Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del ROS e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i Finanzieri del Comando Provinciale e il personale della Squadra Mobile della Questura di Messina, nell’ambito di una vasta operazione contro l’associazione mafiosa di Tortorici (ME), operativa nell’area dei Nebrodi, stanno dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina Eugenio Fiorentino, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica - D.D.A. Coordinata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, a carico di 37 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione dedita alla coltivazione/acquisto/detenzione/cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente di vario tipo, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, riciclaggio e autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, malversazioni di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e tentata violenza privata.
In dettaglio sono state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 14 ordinanze interdittive della sospensione dall'esercizio di attività imprenditoriali che legittimino la presentazione di istanze di contributi comunitari o statali.
In particolare dalle indagini è emersa ancora una volta l’operatività della famiglia mafiosa tortoriciana nelle sue articolazioni dei Bontempo Scavo e dei Batanesi e il forte interesse dell’organizzazione al percepimento fraudolento di ingenti contributi erogati dalla Comunità Europea attraverso la commissione di un elevatissimo numero di truffe.
La nuova indagine s'è avvalsa anche delle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, che facevano parte del gruppo mafioso dei Batanesi.
Questo ha consentito di ricostruire la “nuova” esistenza di un'associazione denominata ancora una volta “famiglia tortoriciana” composta dall'articolazione del gruppo dei Bontempo Scavo e del gruppo dei Batanesi, che ancora una volta si è concentrata tra l'altro su estorsioni e truffe aggravate in agricoltura a danno dell'Unione Europea e dell'Agea, nonché al controllo in modo diretto o indiretto, di attività economico/imprenditoriali;
- L’esistenza e l’operatività di un’associazione dedita alla coltivazione, all’acquisto, alla detenzione, alla cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente, attiva sul versante tirrenico della Provincia di Messina, tra Tortorici, Sinagra, Capo d’Orlando e Rocca di Capri Leone, promossa e organizzata da soggetti a vario titolo collegati alla famiglia mafiosa tortoriciana dei “Bontempo Scavo” e all’articolazione dei c.d. “Batanesi”.
- La commissione di numerose truffe ai danni dell’AGEA poste in essere sia da appartenenti al gruppo dei Batanesi che a quello dei Bontempo Scavo. Tali soggetti hanno orientato la propria attività verso la percezione con modalità fraudolente di contributi comunitari, garantendosi, in tal modo, un canale di finanziamento estremamente redditizio.
- Fattispecie estorsive in danno di un’impresa calabrese impegnata nei lavori di realizzazione del metanodotto nel fiume tra i Comuni di Mistretta (ME) e Santo Stefano di Camastra (ME) che sarebbe stata costretta a consegnare la somma di euro 4.000 in occasione delle festività di Natale e Pasqua di ogni anno, a partire dall’anno 2015 e sino al 2018, nonché in danno di soggetti privati al fine di accaparrarsi terreni agricoli da destinare al pascolo.
Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari personali i finanzieri del Comando Provinciale e i carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare hanno eseguito il sequestro preventivo di ben 349 titoli Agea, definiti “tossici”, ovvero acquisiti in maniera fraudolenta, e il sequestro, anche per equivalente, di somme superiori a 750mila euro, da prelevare sui conti di 8 società. Somme che sarebbero derivanti dalle truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riguardanti le campagne agricole tra il 2015 e il 2020.
TUTTI I NOMI
- IN CARCERE
- Carmelo Bontempo Scavo, 46 anni
- Salvatore Bontempo Scavo, 56 anni
- Sebastiano Bontempo Scavo, 31 anni
- Sebastiano Bontempo Scavo, 52 anni
- Antonino Calabrese, 71 anni
- Alfio Cammareri, 50 anni
- Paolo Cancelliere, 40 anni
- Signorino Conti Taguali, 44 anni
- Cesare Costanzo Zammataro, 32 anni
- Giuseppe Costanzo Zammataro, 47 anni
- Antonino Daniele Faranda, 48 anni
- Leone Faranda, 34 anni
- Carmelo Galati Massaro, 49 anni
- Salvatore Giglia, 56 anni
- Rosario Iuculano, 63 anni
- Basilio Lionetto, 36 anni
- Salvatore Roberto Parlagreco, 43 anni
- Alessandro Taranto, 32 anni
- Fortunato Taranto, 68 anni
- Giuseppe Taranto, 43 anni
- Marco Taranto, 36 anni
- AI DOMICILIARI
- Giuseppe Furnari, 60 anni
- Giuseppe Giletto, 55 anni
- INTERDITTIVE
- Antonino Salvatore Basile Gigante, 36 anni
- Rosario Bontempo Scavo, 50 anni
- Davide Brugaletta, 48 anni
- Maria Destro Mignino, 39 anni
- Nicolas Filippo Faranda, 20 anni
- Placido Galvagno, 51 anni
- Luisa Germanà, 49 anni
- Salvatore Giallanza, 41 anni
- Salvatore Gulino, 43 anni
- Maurizio Antonio Liuzzo Scorpo, 39 anni
- Saverio Marcinnò, 29 anni
- Marika Messina, 25 anni
- Daniele Monastra Ciarello, 45 anni
- Carmela Puglisi, 55 anni