FOTO E VIDEO – Università di Messina, Giovanna Spatari è la prima Rettrice. “Dedico la mia vittoria ad Angela Bottari e Antonella Cocchiara”.
foto e video di Enrico Di Giacomo -
Con oltre 600 voti Giovanna Spatari, classe 1965, ordinaria di medicina del lavoro, è stata eletta Rettrice dell'Università di Messina. Poco prima delle 12 la fine dello spoglio delle schede. Battuto l'altro candidato l'economista Michele Limosani. Fino all'ultimo è stato un testa a testa, ma alla fine l'ha spuntata l'ordinaria di Medicina del Lavoro. Spatari ha battuto il "rivale" Michele Limosani, con 624 voti, contro i 555 voti del direttore del dipartimento di economia. Al primo turno era arrivato terzo Giovanni Moschella che si è ritirato ufficializzando il suo sostegno a Spatari.
L’elezione è stata salutata da un fragoroso applauso dell’aula magna del Rettorato gremita per lo spoglio dell’ultimo seggio.
"Ringrazio la comunità per questo risultato, mi sento responsabile del consenso ricevuto e prometto il massimo impegno a favore della mia comunità". Sono state queste le prime parole di Giovanna Spatari.
A caldo la neo rettrice ha voluto dedicare questa elezione a due donne di sinistra che non ci sono più, la professoressa Antonella Cocchiara e l'ex parlamentare Angela Bottari.
Il voto.
A votare per il secondo turno sono stati 2540 aventi diritto (votanti equivalenti 1197) così suddivisi: 970 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi; 129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39; 788 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici, voti equivalenti 185; 653 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 3.
Tutti i numeri e i prossimi passaggi.
La prof.ssa Giovanna Spatari ha ottenuto 624 voti (pieni e ponderati). Il quorum era fissato a 595 voti. L’altro candidato alla carica, prof. Michele Limosani, ordinario di Politica economica, ha ottenuto 555 voti. Schede bianche 9, nulle 8. Subito dopo le operazioni di spoglio del Seggio 1, presiedute dalla prof.ssa Cinzia Ingratoci, il Decano dell’Ateneo, prof. Antonino Panebianco ha proclamato la prof.ssa Spatari Rettrice per il sessennio 2023/2029.
Questo il dettaglio delle votazioni: seggi 1 e 2 (voti di docenti e ricercatori a tempo determinato di tipo B): totale votanti 970, Spatari 513, Limosani 444; seggio 3 (voti dei ricercatori a tempo determinato di tipo A): 129 (39 equivalenti), Spatari 25, Limosani 13; seggi 4, 5 e 6 (voti del personale tecnico-amministrativo): 788 (185 equivalenti), Spatari 85, Limosani 96; seggi 7, 8, 9, 10, 11 e 12 (voti degli studenti): 653 (3 equivalenti), Spatari 1 e Limosani 2.
L’insediamento della nuova rettrice non sarà immediato. La procedura prevede un’attesa di 48 ore per eventuali ricorsi alla commissione elettorale. Successivamente alle 48 ore, verrà inviata una nota con i risultati alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, per la firma del decreto di nomina. I tempi per la firma del decreto sono variabili, ma in ogni caso non andranno oltre i 30 giorni. Nel frattempo l’ordinaria amministrazione continuerà ad essere svolta dal prorettore vicario uscente, Eugenio Cucinotta.
Le prime dichiarazioni di Limosani.
“Nell’esprimere i miei sinceri auguri di buon lavoro alla collega Giovanna Spatari, ringrazio tutti coloro i quali hanno dato il proprio contributo a queste elezioni e, in particolare, chi mi ha dato la propria fiducia”.
Così il prof. Michele Limosani, che ha ottenuto 69 voti in meno della collega.
“Le urne ci consegnano un Ateneo diviso su due posizioni. La professoressa Spatari sarà chiamata a un lavoro di ricucitura per il quale ritengo che tutta la comunità dovrà offrire il proprio contributo. Anche io sono pronto a fare la mia parte, ferma però restando la necessità che i valori sui quali ho improntato il mio programma possano rappresentare un punto di riferimento per il nuovo governo di Ateneo. Rispetto delle regole e delle persone, valorizzazione del merito, inclusività sono concetti rispetto ai quali – tanto per me quanto per coloro che mi hanno votato – non si potrà negoziare se si vorrà realmente voltare pagina”.
Chi è Giovanna Spatari.
Giovanna Spatari, già prorettrice dell'ex rettore Salvatore Cuzzocrea, dimissionario e attualmente sotto indagine, ha potuto contare sui voti decisivi di Giovanni Moschella, che si è ritirato dopo il primo turno per garantire alla docente un appoggio esterno in continuità con la precedente stagione amministrativa.
Spatari dovrà adesso nominare la sua squadra di governo per un cambio di passo e soprattutto di immagine di cui l’Università di Messina ha estremo bisogno dopo lo scandalo rimborsoboli dal quale è stato travolto. Elezioni che si sono rese necessarie dopo le dimissioni dello scorso 9 ottobre dell’ex rettore.
La nuova rettrice è Giovanna Spatari, laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Messina (1990) e specializzata in Medicina del Lavoro e in Ematologia generale: clinica e di laboratorio, professoressa ordinaria MED/44 all’Università degli Studi di Messina, eletta presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro per il quadriennio 2019-2022.
Docente di Medicina del Lavoro nei seguenti Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia; triennali: Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia, Igiene dentale, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; nelle Scuole di Specializzazione in: Medicina del Lavoro, Medicina Legale, Igiene (tronco comune), Farmacologia, Radioterapia, Reumatologia, Audiologia e foniatria, Dermatologia e Venereologia, Allergologia e Immunologia Clinica. Docente a Master universitari di II livello e di I livello e a Corsi di perfezionamento. Docente presso Dottorati di ricerca dell’Università degli Studi di Messina (sette cicli). Autrice di capitoli di libri a uso didattico.
Attività clinico-assistenziale: Direttrice del Dipartimento dei Servizi nel Policlinico “G. Martino” di Messina. Dirigente medica nell’Uosd di Medicina del Lavoro. Medica competente di alcuni Enti pubblici tra cui l’Università degli Studi di Messina.
E’ autrice di circa 100 articoli scientifici editi su riviste internazionali censite, su riviste nazionali e internazionali indicizzate, su altre riviste nazionali, internazionali o in atti di congressi e convegni.
Titolare di progetti di ricerca finanziati: nell’ambito dell’Ateneo (PRA); in ambito nazionale (PRIN 2006, CCM 2013, INAIL BRIC 2015) in qualità di responsabile (unità di ricerca); in ambito nazionale (INAIL BRIC 2016-18) in qualità di coordinatore nazionale.
Presidente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Messina per il triennio 2004 – 2007. In atto Vice Presidente del CUG. Segretaria nazionale della Sezione Nazionale di Medicina Preventiva dei Lavoratori della Sanità. Segretaria nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro. Responsabile della segreteria scientifica di diversi congressi nazionali.
Il programma.
Il programma della candidata Giovanna Spatari tocca diversi aspetti dell'attività accademica concentrandosi su come ricerca, didattica, internazionalizzazione, gestione del personale e sostenibilità.
Ricerca: Spatari si impegna a potenziare la ricerca attraverso finanziamenti da diverse fonti, riduzione dei tempi amministrativi e la creazione di fondi per attrezzature. Sottolinea il supporto ai ricercatori tramite talent scouting, premi e servizi complementari, oltre al potenziamento e introduzione di centri di ricerca.
Didattica: La candidata vuole mettere al centro la didattica universitaria, promuovendo il confronto e la collaborazione, rafforzando la dimensione internazionale, innovando i processi informativi e guidando gli studenti attraverso servizi di orientamento e Career Service.
Tecnologia: Spatari propone di promuovere lo sviluppo tecnologico, brevetti, start-up, formazione online e la tutela della salute. Inoltre, intende avvicinare l'università alla popolazione attraverso eventi pubblici e coinvolgere attivamente gli studenti.
Internazionalizzazione: L'obiettivo è rendere l'Università di Messina competitiva e inclusiva a livello internazionale, con interventi su mobilità, dottorati di ricerca e servizi di accoglienza.
Personale: Si prevedono agevolazioni per la progressione di carriera dei docenti e l'inclusione dei giovani meritevoli. Vengono proposti cambiamenti nell'organizzazione del personale amministrativo, con incentivi premiali.
Gestione dell'Ateneo: Spatari sottolinea l'importanza dei dipartimenti, promuovendo anche residenze universitarie e agevolazioni specifiche per diverse categorie di studenti.
Centro Informatico e Patrimonio Culturale: Propone un ammodernamento del Centro Informatico e valorizzazione del patrimonio culturale dell'ateneo, comprese collezioni archeologiche e archivio storico.
Sostenibilità: Si mira a inserire la sostenibilità nello Statuto dell'Università, istituire un centro di ateneo per la sostenibilità e coinvolgere i dipartimenti in politiche sostenibili.
Inclusione e Tutele: La candidata propone politiche a favore di studentesse, dottorande, assegniste e ricercatrici, sottolineando l'importanza di strumenti contro la discriminazione e il supporto alla genitorialità.
Sanità Universitaria: Infine, Spatari vuole riorganizzare il Policlinico universitario per migliorare efficienza, accessibilità e qualità delle cure mediche, separando i padiglioni in base alle specializzazioni.