La tragica fine di Salvatore D’Agostino, la Procura chiede due condanne
attesa il prossimo 19 ottobre la sentenza del processo sulla morte di Salvatore D'Agostino, il 16enne folgorato a Gaggi nel 2016 mentre recuperava un pallone. Ieri in tribunale la requisitoria dell'accusa e le richieste delle parti civili nei confronti dei due imputati. Nove mesi di reclusione per la presidente di Gemmo S.p.a., Susanna Gemmo, e per Francesco Trimarchi, all'epoca dei fatti manager della stessa società a cui era stata affidata la gestione dell'impianto.
Istanza cui si è unita quella delle parti offese: i genitori, già costituitisi parte civile, sono assistiti dall’avv. Filippo Pagano del foro di Messina, che ha a sua volta richiesto l’affermazione della penale responsabilità dei vertici dell’azienda veneta e la condanna in solido al risarcimento del responsabile civile, Gemmo S.p.a. appunto. I difensori degli imputati e dell’azienda invece hanno chiesto il proscioglimento da ogni accusa sostenendo che i loro assistiti non avrebbero responsabilità e che eventuali colpe sarebbero semmai da attribuirsi all’impresa subappaltatrice e al Comune. Il giudice, dott.ssa Alessandra Di Fresco, ha quindi rinviato il processo, che si strascina da anni ma ormai è giunto alle battute finali, al 19 ottobre per eventuali repliche, discussione e l’attesa sentenza.