Crac Popolare di Vicenza, la Procura ricorre in Cassazione. Tra le parti civili anche una messinese
La Procura generale di Venezia ricorre alla Corte di Cassazione chiedendo di riformare le condanne di secondo grado che hanno portato a un notevole sconto di pena per gli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza, che si sono visti dimezzare le condanne, e di ripristinare quelle del primo grado decise dal Tribunale.
La Corte di Cassazione non ha ancora fissato la data dell’udienza, a cui sono interessate oltre mille parti civili, per lo più investitori di ogni parte d’Italia. Tra le mille parti civili anche una messinese, assistita dall’avvocato Nino Cacia.
Alla donna un istituto di credito locale aveva proposto un investimento da 75 mila euro con un rendimento del 25% netto, prospettandolo come assolutamente blindato e non sottoposto ad oscillazioni. Malgrado le perplessità, l’acquirente è stato convinto e ha sottoscritto le azioni. Era la metà del 2014. Per gli inquirenti erano già “carta straccia”.