Il “salasso” delle bollette Amam. L’Adoc all’attacco: “Alcuni importi prescritti”
L’Adoc (Associazione difesa orientamenti consumatori) chiede chiarimenti all’Amam sulle ormai famigerate bollette del primo bimestre dell’anno. Il presidente dell’associazione Claudio Cardile (ex presidente del consiglio comunale di Messina) sottolinea che l’Amam “continua a non rispettare le prescrizioni di Arera” in quanto vengono chiesti “importi certamente prescritti” e “non è chiaro neppure il metodo di calcolo utilizzato per determinare l’importo richiesto”. Cardile lo definisce “un salasso” che “incide in media per circa 100 euro a famiglia ed in un momento di profonda crisi è quantomeno inopportuno chiedere delle somme in parte prescritte”.
Altro punto toccato da Adoc: “È ormai noto che oltre 25 mila utenza della zona nord della nostra città non sono raggiunte dal servizio di depurazione dei reflui fognari, che scaricano direttamente a mare, ma nelle fatture voi applicate indistintamente a tutti gli utenti della città l’importo della depurazione”. E infine “si chiede di sapere come mai Amam non abbia ancora attivato il Bonus Idrico. Dal 2021 detto bonus deve essere applicato in automatico per gli utenti che abbiano un Isee di importo inferiore a 9.530 euro, ma ad oggi nessuno a Messina ha ricevuto il bonus”.