Sequestrati beni per un milione e 137mila euro all’ing. Vincenzo Franza per una presunta evasione fiscale (come ad di C&T)
Un sequestro preventivo “per equivalente” di denaro, beni mobili e immobili e conti correnti, da un milione e 137mila euro, è stato richiesto dalla Procura e accordato dal gip Ornella Pastore, all’ing. Vincenzo Franza, nella sua qualità all’epoca di ad della società di navigazione Caronte&Tourist Spa. Il sequestro nasce da alcuni accertamenti del 'Nucleo di accertamento entrate' della Guardia di Finanza, come scrive oggi Nuccio Anselmo sul quotidiano Gazzetta del sud nel dare la notizia. Una donazione di 3 milioni e 250mila euro avvenuta l'11 febbraio 2019, secondo l’ipotesi prospettata dalla Procura, sarebbe stata effettuata dalla società Caronte Spa (all'ing. Vincenzo Franza, ndr), di cui è socio di maggioranza al 37,5% la Caronte&Tourist Spa, come una “liberalità premiale”, mentre in realtà si tratterebbe di un “pagamento ad un dipendente”, quindi assoggettato ad un regime d’imposta diverso rispetto a quello effettivamente considerato: con una differenza di pagamento d’imposta notevole, dai 260mila versati rispetto al milione e 397mila che si sarebbero dovuti sborsare.
Scrive il gip Pastore nel decreto di sequestro che ha raggiunto l’ing. Franza e pubblicato da Gazzetta del sud, che “... non può sottolinearsi la singolarità di tale operazione, considerato innanzitutto che Franza Vincenzo è dipendente, in qualità di amministratore delegato, della Caronte&Tourist Spa, mentre a premiarlo con la donazione è la partecipante Caronte Spa”.
Scrive ancora il gip: "Con riguardo ai dati soggettivi, si evidenzia che dagli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, risulta che nella stessa data del trasferimento disposto in favore dell'indagato da Caronte spa, cioè l'11 febbraio 2019, con atto notarile immediatamente successivo al primo (come si evince dai numeri di repertorio), l'indagato donava alla madre Mondello Olga la somma di euro 975.000, la quale a sua volta a distanza di qualche giorno e precisamente il 27 febbraio 2019, donava al fratello Mondello Leone la somma di euro 200.000 e alla sorella la somma di euro 240.000. Inoltre Franza Vincenzo, il 28 febbraio 2019, donava a Genovese Angela la somma di euro 500.000, senza alcuna apparente motivazione. In buona sostanza, nell'arco di 15 giorni dal ricevimento della somma in questione, l'indagato distribuiva il 45% delle risorse erogate. Ciò dimostra innanzitutto che la somma in questione è stata destinata a finalità diverse rispetto a quelle indicate nel verbale di assemblea con cui è stata deliberata la erogazione liberale".
Su questa vicenda l'avvocato dell'ing. Vincenzo Franza ha dichiarato al quotidiano: "E' una delle tante questioni fiscali che siamo convinti si risolverà come le altre in senso favorevole. Si tratta di una divergenza d'interpretazione di una norma fiscale, la cui asserita violazione non ha comunque comportato alcun danno per l'Erario".