Il Giorno della Memoria, le iniziative nel Messinese per ricordare le vittime dell’Olocausto
Anche Messina si prepara al Giorno della Memoria: la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto; la data scelta dalle Nazioni Unite ricorda il giorno del 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. L’Anpi, l'associazione partigisni, di Messina si è adoperata per la sua buona riuscita, grazie anche alla disponibilità del professore Alessandro Hoffmann.
Alessandro Hoffmann è nato e vive a Palermo, studia da alcuni anni la storia degli ebrei di Sicilia nel Novecento. Ha diretto Radio Spazio Noi - in Blu e ha collaborato con il «Giornale di Sicilia». È stato professore di Scienze Agrarie presso l’Università di Palermo e vicedirettore della Programmazione della Regione Siciliana. Nel 2001 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica uno dei Premi Pasquale Saraceno per studi sul Mezzogiorno banditi dalla Svimez. Ha scritto “Storia di una famiglia di origine ebrea a Palermo” (2015-2020).
Oggi alle 9, gli studenti della Manzoni Dina e Clarenza potranno così ascoltare la “Storia di Alessandro Hoffmann, ebreo di Sicilia, arrestato, ‘concentrato’, liberato”. L’incontro si tiene grazie anche alla collaborazione dell’USR Sicilia Ufficio VIII A. T. Messina.
Nel pomeriggio, alle 17.,0, presso la libreria Feltrinelli Point, in via Ghibellina, si parlerà degli “Ebrei di Messina nel Novecento”; introduce la conversazione Giuseppe Restifo, vice-presidente provinciale dell’Anpi. Le pagine scritte da Alessandro Hoffmann sono un esempio di microstoria. Un caso su tutti la storia di Vittorio Zabban, imprenditore di successo vissuto a cavallo tra Otto e Novecento. Queste microstorie non parlano, parafrasando Carlo Ginzburg, delle gesta dei re ma di donne e uomini, le cui voci vengono raccolte dal basso nella speranza di farle arrivare in alto, cioè al lettore. Al centro vi sono solo i fatti e la loro narrazione, riguardanti un centinaio di persone. Il volume “La pupa di Zabban” arricchisce il testo precedente, "Gli amici di Moise. Cento e più storie di ebrei di Sicilia", e mette un nuovo tassello al discorso perché, per dirla con Sciascia "alla generazione che volle o che fu chiamata a combattere la guerra del '15-'18 e a quella che intorno a quegli anni nacque" viene aggiunta la generazione del dopoguerra. Uno scavo che ha fatto affiorare non poche figure del tutto dimenticate o addirittura sconosciute, anche a Messina. Trapela il percorso di quanti tra la fine del 1938 e i primi del 1939 sono stati costretti a lasciare la Sicilia perché impediti di lavorare o studiare e a causa di questa fuga obbligata sono finiti nelle mani dei carnefici.
Venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, gli studenti delle scuole superiori della città incontreranno ancora Alessandro Hoffmann. L’appuntamento è alle ore 9 presso l’I. I. S. Verona-Trento Majorana; si tiene sempre grazie alla collaborazione dell’USR Sicilia Ufficio VIII A. T. Messina.
Infine martedì 31 gennaio gli studenti dell’I. C. Boer Verona-Trento incontreranno il prof. Giuseppe Martino, presidente provinciale dell’Anpi di Messina. Al Palacultura di viale Boccetta, alle ore 9, il prof. Martino parlerà della “Judaica di Messina”, ovvero della presenza ebraica nella città dello Stretto prima dell’espulsione del 1492. Che così fu commentata dagli Ebrei: "Noi lasceremo, e per sempre, queste terre dove siamo nati, dove sono nati i nostri padri, dove la nostra nazione ha inteso meno che altrove il dolore dell'esilio".