FOTO E VIDEO – L’EX SEAFLIGHT E’ SOLO UN RICORDO. GIU’ ANCHE ‘LO SCHELETRO’
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di EDG - L’ex Seaflight è ormai solo un ricordo immortalato in migliaia di fotografie private e di cronaca. Anche la struttura in acciaio dell'ex cantiere navale che dominava il panorama di Punta Faro, infatti, è andata giù (la struttura abusiva in cemento era stata invece demolita nelle scorse settimane).
E' uno scenario nuovo quello che da oggi si presenta ai cittadini messinesi e ai tanti turisti stranieri che frequentano in questi giorni di caldo esagerato la 'Punta'. L'intera area del cantiere è adesso occupata da cumuli di ferraglia e cemento, ma sarà presto liberata e restituita alla città. Da un certo punto di vista è anche un momento storico per la città, considerando che la struttura dominava la scena, accanto al più noto Pilone, da cinquant'anni.
Risale alla metà di maggio l’avvio dei lavori della A&C Fratelli Calà Srls, un'azienda di Tortorici, che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 41% su un importo a base di gara di 179.883,49 euro. Era stata la città metropolitana, per la precisione la V Direzione ambiente e pianificazione-Servizio ingegneria, ad affidare i lavori.
L’azienda specializzata ha già proceduto alla dismissione e demolizione delle strutture del vecchio cantiere navale e delle superfetazioni, e sia avvia a concludere i lavori (la fine ufficiale dei lavori è prevista per il 19 luglio) con lo smaltimento e il conferimento in discarica dei rifiuti, oltre alla caratterizzazione delle matrici ambientali al fine di definire eventuali successivi interventi.
Il futuro dell'area? "Nascerà un'arena e un percorso pedonale con riqualificazione dell'area del pilone", parola dell'assessore Dafne Musolino. Su questo punto anche il sindaco Federico Basile era stato molto chiaro durante la campagna elettorale: "Seguendo la naturale vocazione di Capo Peloro, il terreno è modellato per accogliere un’importante arena verde, il Palcoscenico sullo Stretto. La struttura ospiterà il pubblico per eventi musicali, teatrali e sarà anche luogo di aggregazione. Il progetto di riqualificazione dell’area in cui insistevano i cantieri ex Sea Flight è stato pensato nell’ottica della sostenibilità ambientale, rimuovendo i ruderi del capannone industriale e restituendo alla cittadinanza uno degli spazi più suggestivi di Messina con un nuovo spazio urbano pubblico a beneficio dell’intera città, in tutte le ore del giorno e in tutti i periodi dell’anno”.
C'è chi, come l'ex assessore Sergio Todesco, non è mai stato d'accordo alla demolizione dell'ex cantiere navale: "I cosiddetti ruderi dell’area “ex Sea Flight” - ha scritto nel suo blog - erano presenze territoriali che, nonostante il colpevole degrado cui li si era voluti condannare in lunghi anni di indifferenza, costituivano uno dei rari esempi di archeologia industriale ancora sopravvissuti a Messina. Ho l’impressione che tale disciplina sia sconosciuta agli amministratori locali, di ieri e di oggi, nonostante l’archeologia industriale sia considerata una realtà da tutelare alla stessa stregua degli altri beni culturali". "Le strutture presenti nell’area - ha continuato l'ex direttore della biblioteca regionale - erano dunque meritevoli di rimanere in piedi, opportunamente restaurate e consolidate, per almeno un duplice ordine di motivi: per il loro essere manufatti d’interesse archeologico-industriale e per il loro costituire la pregnante testimonianza storica di una stagione gloriosa per Messina, quella della cantieristica navale, che come tante altre stagioni felici di questa città è ormai ricordo di pochi".