Infanzia, Sturniolo: «Non si può parlare ai bambini di opportunità di lavoro»
MESSINA. «Opportunità di crescita in maniera sana, in una città che offre contesti vivibili, garanzie da parte di servizi adeguati e offerte stimolanti per il futuro. È di questo che bisognerebbe parlare ai bambini. Di un percorso che non può non passare dalla gioventù, dal gioco e dalla fantasia, dai sogni e dalle aspirazioni. Non di opportunità di lavoro». Così interviene il candidato sindaco della lista “Messina In Comune”, Gino Sturniolo, commentando il post pubblicato ieri dall’avversario Federico Basile.
«Servizi pubblici, palestre, parchi tematici, aree verdi e aree gioco. Sono queste le promesse di cui i bambini hanno bisogno. Offerte di svago che garantiscano loro di crescere seguendo il naturale percorso della vita che poi, ma solo quando sarà il momento, sfocerà nel mondo del lavoro – aggiunge Sturniolo – Parlare di opportunità lavorative adesso a chi dovrebbe semplicemente vivere serenamente la propria infanzia è la manifestazione dell’assenza di argomentazioni valide su cui discutere con chi un giorno, quando sarà il momento giusto, dovrà affrontare gli ostacoli che la vita gli porrà davanti. Avranno tempo per prepararsi a questo momento, non è necessario anticipare».
«È impensabile immaginare un futuro per questa città in cui le generazioni che prenderanno il nostro posto e quello dei nostri figli non crescano seguendo un percorso di vita che sia idoneo e adeguato – sottolinea ancora il candidato di “Messina In Comune” - Ci sono delle età e vanno rispettate. Il nostro compito è quello di accompagnare i giovani in ogni loro step, fino a quel momento in cui acquisiranno la piena autonomia. Per farlo c’è bisogno di un’idea di crescita che non può bypassare le linee guida pedagogiche che altri, competenti in materia, hanno dettato. Ma d’altronde, come emerso dalle recenti cronache che hanno visto l’avviso pubblico della Messina Social City per la ricerca delle figure per il progetto “Mamme di giorno” tempestato da tutti gli organi competenti (sigle e addirittura dal Ministero dell’istruzione), la passata amministrazione non ha mai posto l’attenzione adeguata verso la costruzione di un percorso idoneo alla maturazione dei giovani nel rispetto di tutte le tappe».
«A maggiore dimostrazione di ciò, c’è il mancato censimento degli abitanti residenti nelle baracche: per legge le categorie vulnerabili (tra cui rientrano anche i bambini) dovrebbero avere la priorità nell'assegnazione di una casa, ma senza un censimento come hanno potuto farlo? - continua Sturniolo - Niente di meglio emerge dalla situazione sugli asili nido: con le procedure per la ristrutturazione degli asili S. Licandro e Camaro avviate dall'amministrazione Accorinti (e concluse con l'amministrazione De Luca) i posti dovevano passare da 21 a 30 per l'asilo di Camaro e da 48 a 60 per l'asilo di S. Licandro, ma niente di tutto ciò è avvenuto e i posti sono rimasti gli stessi, anche se i fondi del Pac Infanzia prevedevano l'aumento», conclude Sturniolo.