
LE NUOVE INDAGINI SULL’AFFAIRE PONTE: INCETTA DI TERRENI DA PARTE DEI BOSS E NUOVE SOCIETA’ PER I LAVORI DI SUBAPPALTO
Il giorno di fine marzo in cui il magistrato Prestipino e i due ex superpoliziotti De Gennaro e Gratteri si danno appuntamento per un pranzo, a Roma, i pm di Caltanissetta si interrogano: perché il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia programma di incontrare due impoartnti figure che si stanno occupando della realizzazione del ponte sullo Stretto? Peraltro Gratteri cura proprio il settore della sicurezza per conto della Webuild che fra la Calabria e la Sicilia vuol dire una cosa: evitare che le cosche mettano le mani sulla grande opera. L'appuntamento, come rivela Salvo Palazzolo su Repubblica, tra Prestipino e i due ex superpoliziotti è per il primo aprile. E non in una sede istituzionale, ma al ristorante Vinando di piazza Margana.
Il procuratore di Caltanissetta De Luca decide con i suoi colleghi che bisogna informare subito di quell'incontro il procuratore nazionale antimafia Melillo. Perché Prestipino è il suo vice ed è il magistrato di cui più si fida. Raccontano che Melillo resta parecchio sorpreso dopo aver saputo da De Luca del pranzo di Prestipino. Di cui lui non sa assolutamente nulla. Anzi, offre un elemento di valutazione ai colleghi di Caltanissetta: negli ultimi tempi Gratteri ha provato a chiamarlo più volte. Ma Melillo si è negato.
Perché ci sono inchieste delicatissime in corso sulle due sponde dello Stretto e la procura nazionale antimafia sta coordinando ben cinque procure: Catanzaro, Catania, MESSINA, Reggio Calabria e anche Milano che si è mossa perché sembra che i boss stiano facendo incetta di terreni e aprendo nuove società pronte a sfruttare ogni occasione di subappalto.
A quel punto, dopo l'incontro con Melillo, la procura incarica i Ros di tenere sotto controllo quello che avverrà nel ristorante. Il primo aprile. Durante il pranzo si discute non solo delle possibili infiltrazioni di mafia attorno al Ponte, oggetto di tanti dibattiti pubblici. Prestipino parla di "particolari rilevanti delle indagini in corso da parte di alcune procure antimafia", scrive il procuratore De Luca in un comunicato. Oggi molto raccontano la delusione e l'amarezza del procuratore Melillo. A un collega ha sussurrato, "Mi sento tradito".