29 Aprile 2025 Giudiziaria

TUTTI I NOMIOPERAZIONE DINAMITE, ECCO LA SENTENZA DEL GUP: INFLITTI QUASI QUATTRO SECOLI DI CARCERE

Quasi quattro secoli di carcere. Ecco la sentenza della gup Claudia Misale per la prima tranche della maxi inchiesta antidroga denominata “Dinamite”, con cui la Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato e i carabinieri hanno praticamente aggiornato nel giugno del 2024 le rotte dei traffici di stupefacenti tra la città, la provincia e i bacini internazionali di rifornimento. Basti pensare che il “giro” faceva guadagnare ben 500 mila euro al mese.

Dopo un'udienza preliminare che è durata mesi, la gup ha deciso oggi il verdetto per 55 imputati, siciliani e calabresi, con 52 pesanti condanne, 2 assoluzioni totali per gli imputati Alessio Abate e Roberto Galati Giordano, un "non doversi procedere" per incapacità irreversibile per il calabrese Francesco Pelle, e una serie di assoluzioni parziali. Per quel che riguarda le pene complessivamente la giudice Misale da inflitto 363 anni di carcere. E si va dai 15 anni e 6 mesi decisi per Giuseppe Castorino, la pena più alta, ai 6 mesi per Carmelo Barile. In mezzo molte condanne tra 10, 8 e 6 anni di carcere.

ECCO DUNQUE TUTTE LE SINGOLE CONDANNE E LE ASSOLUZIONI:

Rosario Abate: 11 anni ed euro 32.400 di multa; Giuseppe Anzalone: 8 anni; Alex Arrigo: 10 anni; Antonino Astone: 9 anni; Luca Michael Gabriel Astone: 8 anni e 6 mesi; Giuseppe Astuto: 8 anni; Barile Carmelo alla pena di 6 mesi di reclusione, a titolo di ulteriore aumento ai sens. cpv. c.p. sulla pena di 8 anni di reclusione git irrogata per il reato di cui all'art. 74 dp.r gli ulteriori reati oggetto della sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Messina il 7 ma in parziale riforma della sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Messina in data 9 marzo 2023, definitiva il 17.4.2025; Fabio Bellantoni: 8 anni e 4 mesi; Maria Cacopardo: 4 anni e 2 mesi ed euro 18 mila di multa; Danilo Lorenzo Calderone: 7 anni e 40mila euro di multa; Gioacchino Cananzi; 10 anni (e la confisca della somma di euro 6.350 sequestrata il 25 giugno 2025); Giovanni Cannistrà: 6 anni e 26mila euro di multa; Claudio Caporlingua: 6 anni e 4 mesi e 26 mila euro di multa; Giuseppe Castorino: 15 anni e 6 mesi e 47.100 euro di multa; Graziano Castorino: 6 anni e 6 mesi ed euro 40mila di multa; Andrea Centorrino: 8 anni e 4 mesi; Angelo Conti: 8 anni e 6 mesi; Gennaro Carmelo Conti: 4 anni e 6 mesi e 20mila euro di multa; Salvatore Costa: 9 anni e 4 mesi di reclusione; Giuseppe Zammataro Costanzo: 4 anni e 6 mesi e 20mila euro di multa; Giambattista Cuscinà: 6 anni e 20mila euro di multa; Demarco Valentina: 5 anni di reclusione ed euro 20.000 di multa; Falcone Antonino: 6 anni e 4 mesi di reclusione ed euro 26.000 di multa; Galati Massaro Sebastiano: 8 anni e 8 mesi di reclusione; Galletta Stefania: 6 anni e 10 mesi di reclusione; Gangemi Giuseppe: 11 anni di reclusione; Giorgi Bruno: 8 anni e 8 mesi di reclusione; Grasso Paolo: 6 anni di reclusione ed euro 30.000 di multa; Idotta Giovanni: 1 anno di reclusione (pena sospesa e non menzione); Lo Cascio Giuseppe: 5 anni e 2 mesi di reclusione ed euro 20.400 di multa; Mastrolembo Barná Antonino: 5 anni di reclusione ed euro 24.000 di multa; Messina Filippo: 8 anni e 4 mesi di reclusione; Milanese Domenico: 10 anni di reclusione; Minutoli Grazia: 7 anni e 8 mesi di reclusione; Minutoli Maria: 5 anni e 10 mesi di reclusione ed euro 30.000 di multa; Muni Vincenzo: 8 anni di reclusione; Nunnari Marcello: 5 anni e 4 mesi di reclusione ed euro 24.000 di multa; Papale Maurizio: 10 anni di reclusione; Pizzata Giuseppe: 5 anni e 4 mesi di reclusione ed euro 20.000 di multa; Rizzo Giovanni: 8 anni di reclusione; Romano Domenico: 5 anni di reclusione ed euro 20.000 di multa; Sabbatini Ginda: 6 anni e 10 mesi di reclusione; Santovito Antonino: 2 anni e 2 mesi di reclusione ed euro 8.000 di multa; Savoca Maurizio: 10 anni di reclusione ed euro 44.000 di multa; Scirone Antonino: 5 anni anni di reclusione ed euro 20.000 di multa; Settimo Antonino: 8 anni di reclusione ed euro 30.000 di multa; Settimo Paolo: 8 anni di reclusione ed euro 30.000 di multa; Spadaro Francesco: 6 anni di reclusione ed euro 20.000 di multa; Strangio Antonio: 11 anni e 4 mesi di reclusione; Sturniolo Cristian: 2 anni e 2 mesi di reclusione ed euro 6.000 di multa; Torrini Gianluca: 2 anni di reclusione ed euro 12.000 di multa (e l'immediata liberazione se non detenuto per altra causa); Vento Gianluca: 8 anni e 8 mesi di reclusione.

LE ASSOLUZIONI: Castorino Graziano, Castorino Giuseppe, Abate Rosario e Strangio Antonio, dai reati a ciascuno ascritti ai capi 37), 41), perché il fatto non sussiste; Abate Alessio, Costanzo Zammataro Giuseppe e Torrini Gianluca dal reato a loro ascritto al capo 1), per non aver commesso il fatto; Galati Giordano Roberto dal reato a lui ascritto al capo 17), per non aver commesso il fatto; Lo Cascio Giuseppe dai reati a lui ascritti al capi 77), 78), 80 e 85), per non aver commesso il fatto; Minutoli Grazia dai reati ascritti ai capi 27) e 62), per non aver commesso il fatto; Gangemi Giuseppe dai reati a lui aseritti ai capi 67), 69), 71), per non aver commesso il fatto.

Il Tribunale ha dichiarato inoltre Maria Cacopardo, Carmelo Gennaro Conti, Giuseppe Zammataro Costanzo interdetti dai pubblici uffici per la durata di 5 anni e ha deciso la libertà vigilata per la durata di tre anni per Abate, Arrigo, Cananzi, Castorino, Gangemi, Milanese, Papale, Savoca e Strangio

GLI AVVOCATI IMPEGNATI.

Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Pietro Ruggeri, Cinzia e Ignazio Panebianco, Salvatore Silvestro, Gianmarco Silvestro, Alessandro Billè, Alessandro Trovato, Giorgio Italiano, Maristella Bossa, Carlo Autru Ryolo, Giuseppe Bonavita, Pietro Luccisano, Pietro Fusca, Antonello Scordo, Rita Pandolfino, Giovanni Mannuccia, Carmine Verde, Gregorio Cacciola, Laura Todaro, Gabriele Lombardo, Alberto Ferraù, Sandro Pruiti, Salvatore Cipriano, Dario Cocivera, Giuseppe Zangari.


L'INDAGINE.

Si tratta dell’indagine gestita a suo tempo dai sostituti della Distrettuale antimafia Antonella Fradà e Roberto Conte. Dopo le richieste dell'accusa da febbraio si sono susseguite le arringhe delle decine di avvocati impegnati nella difesa.

A giugno 2024 il blitz portò complessivamente all’arresto di 112 persone, 85 in carcere e 27 agli arresti domiciliari, quattro dei quali furono eseguiti dalla polizia penitenziaria. Ed erano in tutto 141 gli indagati. In campo ci vollero ben 800 carabinieri per operare, tra l’Italia e l’estero. Ci fu anche il sequestro di società, immobili e rapporti finanziari per 4 milioni di euro, e tra gli arrestati finirono anche un agente penitenziario e un infermiere dell’Asp di Messina, che rimasero invischiati nel traffico di droga impiantato all’interno del carcere di Barcellona.