
Acr Messina, la Procura apre un’inchiesta
Si indaga ad ampio raggio sulla vicenda dell’Acr Messina. La parabola della società di Pietro Sciotto e i clamorosi passaggi societari sono al centro degli accertamenti della polizia giudiziaria, coordinati dal pm Fabrizio Monaco.
Si tratta di una indagine esplorativa, non ci sono ancora indagati ma ci sono ipotizzati reati come truffa e minacce.
Prima di passare all’esame della documentazione acquisita, la Procura vuole sentire i protagonisti. Sono già stato convocati Stefano Alaimo, l'ex allenatore Simone Banchieri e Alessandro Failla e già la prossima settimana saranno convocate altre “persone informate sui fatti”.
Lunedì toccherà all'ex proprietario del club Pietro Sciotto che ha già depositato alla Digos un esposto sulle pressioni che avrebbe ricevuto per cedere la società e sulla truffa che avrebbe subito, dal momento che AAD, che tra novembre e dicembre scorsi era stata associata al fallimento del club belga del Deinze, non ha rispettato nessuno dei passaggi contenuti nell'atto di cessione dell'80%.
Due giorni fa sui social la società aveva postato un comunicato: “In merito alle notizie apparse oggi pomeriggio su un blog, riguardo una trattativa con un presunto imprenditore messinese, il quale avrebbe pagato le pendenze previdenziali e fiscalidella società, l’ACR Messina precisa di avere riscontrato delle irregolarità amministrative sui suddetti pagamenti, peraltro mai autorizzati ed effettuati da soggetti sconosciuti al club. Prontamente è stata richiesta la regolarizzazione, a norma di legge dei suddetti versamenti, ma ad oggi non è ancora avvenuta. Pertanto alcuna trattativa potrà essere considerata tale se non dopo la regolarizzazione richiesta”.