
IL FEMMINICIDIO DI SARA CAMPANELLA, IL GRIDO DI DOLORE DELLA MADRE
di Edg - "Amore della mamma, amore mio. Non può essere vero". È piegata dal dolore Maria Concetta Zaccaria, maestra nella scuola dell’infanzia, quando assieme al marito, pochi minuti della mezzanotte, accompagnata e confortata da alcuni uomini dell'arma che hanno sorretto dalle braccia la donna, lascia la camera mortuaria del Policlinico di Messina dove, ormai senza vita, giace sua figlia Sara Campanella, uccisa da un giovane che l’ha accoltellata alla giugulare, oggi pomeriggio. E' un pianto inconsolabile il suo, davanti all'ingresso D3 dell'obitorio, presidiato dai carabinieri.
Il marito Alessandro Campanella, autotrasportatore di una ditta di gasolio, è arrivato alla camera mortuaria intorno alle 23.15, dopo un lungo viaggio per le strade della Sicilia. La coppia ha un altro figlio.
“Bastardo, bastardo: l’hanno preso?”, ha gridato Nino Romano, un amico stretto di famiglia, mentre abbracciava il padre, appena arrivato al Policlinico.
L’omicidio è avvenuto per una clamorosa coincidenza proprio il giorno in cui nel 2020 Lorena Quaranta, di Favara, studentessa di Medicina a Messina, era stata assassinata dal suo fidanzato Antonio De Pace, nella casa in cui vivevano a Furci Siculo.
LE INDAGINI.
Intanto i carabinieri sono al lavoro e stringono sempre più le maglie intorno all’omicida. L'indagine è coordinata dalla pm Alice Parialò.
I carabinieri – a tarda sera – stanno cercando infatti il giovane con cui, stando al racconto di persone che la conoscevano, la vittima avrebbe avuto una relazione che aveva però deciso di troncare. I militari si sono messi sulle tracce del presunto assassino. Gli investigatori hanno vagliato le immagini delle telecamere della zona e quelle dell’ospedale, per cercare di ricostruire cosa sia avvenuto. È stato anche controllato il telefonino della vittima, nella speranza di trovare elementi utili che possano ricondurre all’assassino.