28 Marzo 2025 Politica e Sindacato

Scandalo esami istologici all’Asp di Trapani, il governatore Schifani sospende il manager messinese Ferdinando Croce

La sospensione, alla fine, è arrivata sulla scrivania del manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, negli uffici di via Mazzini, nella tarda mattinata di un giorno di pioggia. Come ventilato anche negli scorsi giorni, il governatore Renato Schifani ha dato tempo a Croce di rispondere alla richiesta di integrazione degli ispettori del ministero, ma non un giorno di più.

A dare notizia dell'avvio dell'iter per la sospensione, prima che arrivasse la nota ufficiale della Regione, è lo stesso manager dell’Asp travolta dallo scandalo di 3.313 referti istologici accumulati in attesa di essere refertati, che hanno svelato con molto ritardo rispetto alle terapie da avviare sui pazienti 206 casi di tumore.

«Non commento, per ora, la decisione del presidente della Regione di avviare il procedimento di decadenza dalla carica di Direttore generale dell’Asp di Trapani, da poco notificata con proposta di sospensione. Compirò ogni valutazione in diritto per la tutela della mia immagine, del mio lavoro, della portata delle mie responsabilità.

In queste lunghe settimane ho scelto che – al mio posto – parlassero gli atti per dimostrare, come spero ancora accadrà, che io ho agito per risolvere problemi ereditati. Basta guardare gli atti richiesti dal ministero della Salute nell’ambito di una ispezione ancora in corso per verificare che quando a luglio, per la prima volta, mi hanno rapportao le criticità di refertazione ho adottato tutte le misure a mia disposizione, garantendo nel tempo previsto una refertazione entro 20 giorni al mese di febbraio.

Ho anche tempestivamente avvisato l’assessorato regionale della salute, ricevendo silenzi e nessun aiuto fintantoché la vicenda non ha assunto rilevanza mediatica. Di questa vicenda resta intatta l’amarezza per la tutela delle persone, per i pazienti. Alla loro sofferenza, in una provincia difficile sotto il profilo della organizzazione sanitaria e travolta da scandali giudiziari, ho cercato di dare in questi primi mesi di lavoro una iniziale risposta con il costante supporto di tutto il personale aziendale. So di aver agito con coscienza, onestà e impegno. Il resto toccherà accertarlo in tutte le competenti sedi giudiziarie, alle quali valuterò di rivolgermi senza spirito di rivalsa, con l’obiettivo unico di fare emergere la verità».

Il comunicato della Regione.

“La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Salute, ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni.

La decisione è stata presa a seguito di un’indagine ispettiva che ha evidenziato gravi disservizi legati ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica, suscitando grande clamore mediatico e un crescente allarme sociale, oltre a mettere a repentaglio la salute dei cittadini interessati.

A condurre l’attività ispettiva, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato, che ha prodotto una relazione individuando responsabilità a carico del vertice dell’Asp.

Sulla base di tale documentazione, il presidente della Regione Renato Schifani, su proposta dell’assessore Daniela Faraoni, ha formalmente comunicato stamattina a Croce l’avvio del procedimento di decadenza e la risoluzione del relativo rapporto di lavoro per gravi responsabilità gestionali.

Nelle more della conclusione del procedimento, l’assessorato ha disposto la sospensione del direttore generale per due mesi.

Le contestazioni mosse riguardano “omissioni di atti obbligatori per legge e violazioni dei principi di efficacia, efficienza e buon andamento dell’amministrazione”.