8 Marzo 2025 Giudiziaria

La memoria depositata dal legale Fabio Repici – Delitto Mormile, la famiglia chiede approfondimenti investigativi su Gallo ed i servizi

Di Aaron Pettinari - Trame oscure si celano dietro al delitto dell'educatore carcerario Umberto Mormile, assassinato l'11 aprile 1990), che fu rivendicato dalla sigla della "Falange Armata". Per anni la ricerca della verità è andata avanti a piccoli passi.

Anni fa, per il delitto, erano già stati condannati come mandanti Domenico e Antonio Papalia, Franco Coco Trovato e come esecutori materiali Antonio Schettini e Nino Cuzzola. Nelle sentenze di quei processi si stabiliva che “l’omicidio doveva essere consumato nell’interesse di Domenico Papalia” in quanto “l’educatore non aveva aiutato il Papalia ad accedere a dei benefici carcerari”. E l'educatore carcerario veniva dipinto come un corrotto che non era stato ai patti.

Ma la verità era ben diversa. Nel marzo 2024 sono giunte le condanne a 7 anni per i collaboratori di giustizia Salvatore Pace e Vittorio Foschini. Entrambi erano finiti imputati dopo la riapertura delle indagini fortemente voluta da Stefano Mormile, fratello dell'educatore carcerario, Daniela e Nunzia Mormile, figlia e sorella di Umberto. Tutti rappresentati dall'avvocato Fabio Repici. 

Nelle motivazioni di quella sentenza il Gup di Milano Marta Pollicino ribadiva che dietro al delitto non è “irragionevole” l'idea di un intreccio tra 'Ndrangheta e servizi segreti.

Diversamente da Foschini, che non ha fatto ricorso in appello (pertanto la sua condanna è definitiva) a presentare ricorso è stato Salvatore Pace, con l'udienza che si terrà il prossimo 12 marzo.

Le scorse settimane, come aveva scritto Fabrizio Gatti su Today.it, erano emersi alcuni punti di collegamento tra la vicenda Mormile e l'indagine della Procura milanese sulla agenzia di spionaggio Equalize di cui è amministratore delegato il funzionario di polizia Carmine Gallo.

Non solo. E' emerso che l'avvocato di Pace è Salvatore Verdoliva, coinvolto proprio nella vicenda dei dossieraggi.
Un fatto incredibile.

Ovviamente non c'è alcuna prova che l'ex poliziotto sia coinvolto nell'omicidio Mormile, ma è chiaro che tutta questa storia andrebbe approfondita.

Sul punto l'avvocato della famiglia Mormile, Fabio Repici, ha depositato una memoria alla Corte d'Assise di appello in cui si richiede di dichiarare incompatibile il legale dell'ex collaboratore di giustizia, ma anche di chiarire i legami tra questi e l'ex poliziotto Carmine Gallo. 

Nell'inchiesta sul caso Equalize erano emersi i rapporti tra i due con quest'ultimo che all'epoca seguiva indagini sulla 'Ndrangheta, i pentiti e i sequestri di persona. Inoltre è stato anche evidenziato come Verdoliva avesse stabilito il suo domicilio professionale proprio nella stessa sede della società di spie dell'ad della Fondazione Fiera, Enrico Pezzali. Nella ricostruzione dell'avvocato Repici vengono messi in risalto i rapporti lavorativi tra Gallo e l'avvocato.

In particolare si evidenzia come presentando appello alla sentenza di condanna "l'avv. Verdoliva (nelle more coindagato con Carmine Gallo) ha invocato l'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese da Pace nel 2019 e l'utilizzazione delle sole dichiarazioni dall'imputato rilasciate proprio all'epoca in cui Gallo era protagonista delle indagini della Procura di Milano in materia di criminalità organizzata".

Fatto particolare in quanto Pace, nel 2019, aveva fatto riferimento al delitto Mormile facendo riferimento al presunto "patto" tra boss e Servizi, in particolare con i Barbaro e i Papalia.

Nel suo documento Repici ha voluto ricordare come, "al riguardo del poliziotto Carmine Gallo risultavano già nel fascicolo le illuminanti dichiarazioni di Antonino Cuzzola, nel suo interrogatorio dell'11 marzo 2019 ('Ci sono state tutte quelle scarcerazioni a Nord-Sud in Appello, una massa di scarcerazioni che hanno fatto accordi coi Papalia e Ciccio Barbaro per liberare la Sgarellas. Perché tutti questi accordi li ha fatti pure quello che lavora qua in Tribunale, Gallo [...] Questi accordi qua, quello che veniva nella gabbia a parlare e stava ore e ore conAntonio Papalia è Gallo, e l'avete qui in questo Tribunale, è diventato commissario con ...')".

Inoltre Repici ritiene che sia necessaria una "rinnovazione istruttoria che si impone alla luce delle indagini in corso sul poliziotto Gallo e sul difensore dell'imputato". Infatti "pur a fronte di un giudizio che si svolge con le forme del giudizio abbreviato, si impone la rinnovazione istruttoria quanto meno per l'esame del tenente colonnello David Pirrera e per l'esame, quale persona indagata in procedimento connesso, del poliziotto Carmine Gallo per accertare, come si può dedurre dall'informativa allegata, l'ingerenza del sostituto commissario Carmine Gallo nella difesa processuale dell'imputato Pace e se ciò derivi dai legami dello stesso Gallo con esponenti dei servizi segreti, al fine di ottenere l'esclusione di esponenti di apparati di sicurezza dal coinvolgimento nell'omicidio di Umberto Mormile". Fonte: antimafiaduemila.it