Non hanno favorito la ditta “Motor Service srl”: Assolti in appello i due dipendenti del Cas Sciuto e Parisi
In primo grado, era il 2 febbraio scorso, era stata condanna. Solo loro due tra gli imputati avevano scelto il rito abbreviato. La pena decisa era stata di un anno, nove mesi e cinque giorni. Ma in appello è stato tutto completamente ribaltato ieri mattina per i dipendenti in servizio al centro radio del Cas, il Consorzio delle autostrade siciliane, Antonino Parisi e Nunzio Sciuto, che sono stati assolti con formula piena, ovvero “per non aver commesso il fatto”. Questo nonostante l’accusa, c’era il sostituto procuratore generale Felice Lima, avesse chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
La vicenda è quella del vasto giro di corruzione ipotizzato dalla Procura, attraverso denaro e regalie varie, per concedere la “preferenza” sugli interventi urgenti del carro-attrezzi alla ditta “Motor Service srl” di Antonio Sottile, che è tra gli imputati del troncone dei riti ordinari. Non solo durante le ore notturne della movida cittadina tra il 2018 e il 2020, ma anche lungo le due autostrade, la A20 e la A18.
Il collegio d’appello presieduto dal giudice Tripodi e composto dai colleghi Giacobello e De Rose ha infatti accolto in toto le considerazioni difensive del legale dei due impiegati del Cas, l’avvocata Giuseppina Gemellaro, che in lungo atto d’appello ha contestato in toto la sentenza di primo grado.
Scrive tra l’altro l’avvocata Gemellaro: «... non si conoscono i ristoranti o i locali pubblici e o privati nei quali Sciuto Nunzio e Parisi Antonino avrebbero pranzato o cenato con Sottile Antonino della Motor Service s.r.l.; non vi sono riprese video acquisite agli atti che documentino il passaggio di denaro dalla ditta Motor Service s.r.l. di Sottile Antonio agli imputati, ovvero le cene ed i pranzi che avrebbero condiviso; non vi sono fotogrammi che documentino l'illecito; non esiste alcuna attività di pedinamento o controllo degli imputati Sciuto Nunzio e Parisi Antonino, né che vi sia stata una richiesta in tal senso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina; non esistono intercettazioni ambientali all’interno del Centro Radio che provino che Sciuto Nunzio e Parisi Antonino hanno agito in modo difforme a quello dovuto».
Ed ancora: «... non è stata operata alcuna comparazione tra i turni di servizio di Sciuto Nunzio e di Parisi Antonino rispetto alle date in cui sarebbero stati commessi gli illeciti per favorire la ditta Motor Service s.r.l. di Sottile Antonio; nessuno dei due imputati è risultato o è stato accertato che avesse qualche obbligo per favorire la ditta Motor Service s.r.l. di Sottile Antonio, o per far risultare che fosse preferita, come certi altri loro colleghi: si pensi a... che aveva il figlio... che lavorava per la ditta..., e a... la cui figlia... lavorava all'epoca dei fatti in contestazione e lavora per la ditta Motor Service s.r.l. di Sottile Antonio; il Cas, parte civile, che si erge a giudice morale dei propri dipendenti - afferma poi l’avvocata Gemellaro -, non sembra che si sia mai posto il problema della compatibilità delle funzioni di certi suoi dipendenti, operativi al Centro Radio, con il ruolo dei loro figli, quali dipendenti di talune ditte di soccorso stradale. Né sarebbe credibile se affermasse di ignorare siffatta importante circostanza».