26 Novembre 2024 Giudiziaria

La tangentopoli del mare, assolti l’ex governatore Crocetta e gli imprenditori messinesi Morace e Finocchiaro

Il fatto non sussiste”, dice il presidente della terza sezione penale del Tribunale di Palermo, Fabrizio La Cascia, mentre legge il dispositivo con cui manda assolti i tre imputati per corruzione. E’ per certi versi clamorosa la sentenza del Tribunale di Palermo che pochi minuti fa, nell’ambito del terzo filone dell’inchiesta Mare Monstrum partita nel 2017, ha emesso una sentenza di assoluzione per Ettore Morace, all’epoca ai vertici di Liberty Lines, compagnia di proprietà tutt’oggi della sua famiglia, per Rosario Crocetta, ex presidente della Regione Siciliana, e per Massimo Finocchiaro, attualmente assessore agli spettacoli del comune di Messina. Per l’ex presidente della Regione erano stati chiesti sette anni di carcere, mentre per Morace e Finocchiaro sei anni e sei mesi ciascuno. La procura aveva chiesto anche una multa per la compagnia marittima di 400 mila euro.

Secondo l’accusa la Regione, col suo governatore dell’epoca, avrebbe ‘cucito’ un bando su misura, in cambio di tangenti, che avrebbe consentito alla compagnia Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines, di mantenere il monopolio nei collegamenti marittimi con le isole minori. Sempre con lo stesso fine sarebbe, poi, arrivata una proroga del servizio nel 2017 in cambio di un contributo elettorale di 5 mila euro con cui Morace finanziò il movimento politico dell’ex presidente della Regione “Riparte Sicilia”. Ad ottobre sarà la volta dei legali delle difese, Vincenzo Lo Re, Giovanni Di Benedetto, Marcello Montalbano e Nunzio Rosso.

Dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, legale di Crocetta, al termine dell’udienza: “E’ una sentenza che ripaga le sofferenze di una persona onesta”.

“Siamo lieti che il tribunale sia pervenuto alla determinazione che sin dall’inizio avevamo prospettato”, commenta l’avvocato Giovanni Di Benedetto, che ha assistito l’armatore Morace assieme al collega Marco Siragusa. Prosciolta anche la Liberty, assistita dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Renato Canonico.

“Sorprende la richiesta di condanna avanzata dal Pubblico Ministero nei confronti di Ettore Morace, che risulta fondata sulla valorizzazione di circostanze estranee al procedimento e sulla trasformazione di un finanziamento lecito, di importo peraltro contenuto, non seguito da alcuna condotta illecita posta in essere dal Presidente Crocetta, in una inesistente fattispecie corruttiva. Il tutto in una vicenda in cui né Morace né la Liberty Lines hanno tratto alcun vantaggio” avevano commentato, nell’ultima udienza, Giovanni Di Benedetto e Marco Siragusa, i legali di Ettore Morace.