26 Novembre 2024 Giudiziaria

L’indagine sui ‘rimborsi’ dell ‘ex rettore Cuzzocrea, la Procura chiede una proroga di 6 mesi

Altri sei mesi di tempo per indagare ancora sul “caso rimborsi” e sull’attività dell’ex rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea. Li ha chiesti al gip Eugenio Fiorentino la Procura diretta da Antonio D’Amato, a distanza di un anno dall’apertura del fascicolo e del blitz della Guardia di finanza, era l’ottobre del 2023, negli uffici del rettorato per acquisire atti sulla vicenda, fatto che rese pubblica l’inchiesta. Ne dà notizia oggi il quotidiano Gazzetta del Sud.

Cuzzocrea è accusato di quattro ipotesi di reato, ovvero l’ormai abolito abuso d’ufficio, la turbativa d’asta, la truffa ai danni dello Stato e il peculato. Il periodo attenzionato è compreso tra il 2019 e il giugno del 2023.

La richiesta di proroga è siglata da tre magistrati, i sostituti procuratori Giuseppe Adornato, Liliana Todaro e Roberta La Speme. Il prof. Cuzzocrea è difeso dagli avvocati Giorgio Perroni di Roma e Elena Florio di Messina.

A sollevare il “caso rimborsi”, nel settembre del 2023, era stato Paolo Todaro, componente del Senato accademico e segretario della Gilda Università, che aveva acceso i riflettori sui rimborsi, per oltre due milioni di euro, ricevuti tra il 2019 e il 2023 dall’ex rettore Cuzzocrea. Todaro aveva chiesto una verifica su rimborsi per 2.217.844 euro.