26 Novembre 2024 Politica e Sindacato

Gemellaro: “Troppi incidenti mortali ma alla polizia municipale non è più consentita neanche la formazione nelle scuole”

Troppi incidenti, anche mortali, hanno listato a lutto la città.Un bollettino di guerra che ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza stradale, ma soprattutto dell'educazione stradale, battaglia di democrazia e di futuro alla quale nessuno può sottrarsi se vuole invertire la rotta.

Ne è convinto Giuseppe Gemellaro, segretario del Silpol, il sindacato italiano lavoratori di polizia locale che - spenti i riflettori sulle ultime tragedie della strada - ricorda che la prevenzione parte dalla scuole e che dal 2021 questa importante opera di sensibilizzazione viene negata al Corpo di polizia municipale.

"Un problema così rilevante come la sicurezza sulle strade - scrive Gemellaro - al di là delle azioni repressive poste in essere dalle Forze di Polizia, va svolto con una seria azione di formazione e di atteggiamento culturale da incentrarsi necessariamente a partire dalle scuole. In tal senso il Corpo della P.M. di Messina prima dell’ultima ristrutturazione del 2021, con conseguente abrogazione della Sezione Studi e Formazione, svolgeva in accordo alla normativa vigente, una pregevole azione negli istituti scolastici cittadini, con personale dotato di quella esperienza professionale e della inclinazione necessaria al rapporto con i ragazzi, che sono valsi anche riconoscimenti in ambito nazionale. Oggi di tutto questo non esiste più nulla in una logica assai miope che vede l’operatore di Polizia Locale sempre più svilito nel ruolo, che si caratterizza invece, a scanso di sommarie definizioni, in un’attività complessa e specifica che non si riduce semplicemente allo stereotipo di chi eroga sanzioni".

Gemellaro ricorda anche come tutti gli incidenti stradali, routinari ma anche gravi, sono a totale carico del Corpo di Polizia municipale e specificatamente della Sezione Infortunistica che con grande competenza, risorse insufficienti e da ultimo persino ridotte, rende un servizio di assoluta preminenza e anche, sulla scorta delle esperienze acquisite, di una professionalità di assoluto livello e invita l’Amministrazione, affinché "richiami a forte contenuto emozionale come quelli arrivati dalla Città in questi giorni, trovino scelte consequenziali, per nulla innovative, e nel caso di specie rappresentate dal ripristino di un servizio, comune alla stragrande maggioranza delle città, che si traduce in una valorizzazione di quelle risorse tutte interne al Corpo capaci di assicurare un processo educativo fondamentale, utile anche per far risalire realmente la città nelle graduatorie di vivibilità urbana".