Presentate le Giornate Fai: “Momento di riflessione sul territorio”
Le Giornate FAI d’Autunno sono l’evento principale dell’ottobre del FAI, un mese ricco di iniziative dedicate al patrimonio di storia, arte e natura del nostro Paese.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024, grazie alle “Giornate FAI d’Autunno”, giunte alla 13esima edizione, a Messina si potrà godere di tre straordinarie aperture, luoghi poco conosciuti o solitamente inaccessibili, che aprono al pubblico grazie all’impegno, alla creatività e alla passione dei volontari della delegazione.
In città sarà possibile visitare il Polo produttivo di Ses – Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia, un complesso produttivo tecnologicamente all’avanguardia, con una grande attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, che ospita gli uffici amministrativi, le redazioni, la direzione, il centro stampa, la sede della Fondazione Bonino Pulejo e l’auditorium, sede di eventi culturali aperti alla città. Gli edifici sono dotati di pannelli solari e si affacciano su un curato giardino ricco di alberi, siepi ed una fontana ornamentale. L’acqua utilizzata per la lavorazione industriale proviene da un pozzo
proprio, i materiali usati vengono smaltiti come previsto dalle normative, la carta utilizzata proviene da produzioni sostenibili.
Ed ancora in città, il Faro di Capo Peloro, questa monumentale costruzione rappresenta non solo un punto di riferimento fondamentale per la navigazione ma anche un simbolo storico e culturale di grande importanza. Messina è la “città del Faro”, nel Medioevo per i cronisti del XIII secolo; “farii” sono detti i messinesi. Dominii al di là e al di qua del Faro si dirà nel linguaggio politico per intendere le terre in Sicilia e fuori dall’Isola. Il celebre Tommaso Fazello nel 1558 scrive, trattando di capo Peloro: “Sopra questo promontorio a’ nostri tempi è fabbricata una fortezza, fatta per guardia delle bocche, e per far lume a’ marinari”. E se non sappiamo se quello di Messina sia il faro più antico sorto in Sicilia, certamente è stato sin dall’antichità il più celebre dell’antichità perché anche Svetonio attesta che il Faro di Messina ha dato nome allo Stretto.
In provincia invece, la Sala viaggiatori di 1° classe della Stazione di Taormina – Giardini Naxos, la struttura inaugurata il 12 dicembre 1866, si trova in una posizione strategica, incastonata tra il mare e il monte Tauro, con lo sfondo spettacolare dell’Etna, celebre per la facciata in stile neogotico è ricca di elementi ornamentali e decorazioni in stile Liberty che richiamano l’architettura tipica della Sicilia, è stata luogo di passaggio e sosta di aristocratici, artisti e letterati, come Oscar Wilde, Richard Wagner e Johann Wolfgang von Goethe. Le aperture del FAI hanno l’obiettivo di accendere la curiosità del visitatore, accompagnandolo alla scoperta della ricchezza e della varietà dei tesori che si celano, inaspettati e stupefacenti, nel nostro Paese, tutto questo è possibile grazie ai proprietari dei luoghi che hanno accolto questa iniziativa. Alla conferenza stampa hanno partecipato, il Sindaco della Città di Messina, Federico Basile, il presidente e direttore editoriale di SES Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia Lino Morgante, il comandante di Mari Fari Sicilia, capitano di fregata Johnny Pizzimento, presenti anche il Presidente dell’Atm Giuseppe Campagna, e gli assessori Enzo Caruso, Alessandra Calafiore e Pietro Currò.
Il Capo Delegazione Fai di Messina, Nico Pandolfino, nel suo intervento si è soffermato sulle scelte effettuate, evidenziando come queste siano rappresentative del territorio.
“Oggi per noi è un giorno importantissimo, per prima cosa perché presentiamo queste aperture e per questo dobbiamo ringraziare la Fondazione Fs, lo Stato Maggiore della Difesa, la Marina Militare e Mari Fari Sicilia ed il gruppo Ses – Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia, che ci ospita in questo splendido spazio. Ma ancor di più perché oggi è il 23° compleanno della nostra delegazione, il 7 ottobre del 2001 nasceva un gruppo che, con la sapiente guida di Giulia Miloro, ha fatto scoprire la bellezza inaspettata di moltissimi luoghi in città e provincia.
“Abbiamo pensato al polo produttivo di Gazzetta del Sud, in quanto protagonista della storia moderna della città di Messina, presente da oltre 70 anni con un lungimirante progetto editoriale che, oggi più che mai, rappresenta un’eccellenza, un’azienda attenta alle sfide dei prossimi decenni, in linea con gli obiettivi del FAI in tema di transizione ecologica, per contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, e diffondere sempre di più comportamenti virtuosi e consapevoli. Gli apprendisti ciceroni racconteranno questa bellissima storia, dalle origini in Via XXIV Maggio al trasferimento in Via Bonino, per proseguire con le fasi di ammodernamento che si sono susseguite, accompagnando i visitatori nelle redazioni giornalistiche, gli studi radiotelevisivi e web, il centro stampa, ed in esclusiva per gli iscritti FAI una visita per assistere in diretta alle fasi di realizzazione e stampa del giornale.”
L’apertura del Faro di Capo Peloro è realizzata grazie alla pazienza del comandante Pizzimento e del suo staff, il risultato di una straordinaria collaborazione per una visita “unica”, alla scoperta di cimeli e curiosità, e che dopo aver affrontato 170 gradini regalerà un panorama mozzafiato.
Ed infine la Sala Reale della stazione di Taormina Giardini Naxos, un pregevole fabbricato in stile liberty, in cui sarà possibile apprezzare la Sala Reale arredata con mobili in stile Ottocentesco ed i soffitti con affreschi e decorazioni a rilievo.
Desidero ringraziare tutti i volontari che quotidianamente sostengono la delegazione, queste aperture sono possibili grazie al loro impegno, unito a quello dei docenti e degli apprendisti ciceroni che attraverso questo percorso di conoscenza sono coinvolti nella vita sociale e culturale della comunità.”
“Ci onora essere stati scelti nell’ambito nelle Giornate FAI d’Autunno 2024 – afferma il presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia Lino Morgante – e ringraziamo la delegazione di Messina per questa occasione che consente di rafforzare il legame del territorio. Il polo produttivo di Società Editrice Sud a Messina racconta una lunga storia di impegno, civile, professionale, imprenditoriale, iniziata nel 1952 quando Uberto Bonino diede vita al quotidiano che univa Sicilia e Calabria, offrendo una voce nuova e costruttiva. Oggi come allora la Società Editrice Sud, con la Fondazione Bonino Pulejo che la guida, si impegna per le sue comunità, nel dare con tutti i suoi canali un’informazione puntuale e affidabile e nel contribuire a formare le giovani generazioni ad una cittadinanza consapevole. Invitiamo tutti a venirci a trovare grazie all’iniziativa Fai, per conoscere una realtà produttiva che vuole essere anche un punto di riferimento culturale per il territorio”.