24 Settembre 2024 Giudiziaria

TUTTI I NOMI: “Pathology”, inflitte ventidue condanne. Le pene più alte al medico di Sant’Angelo di Brolo Francesco Piscitello (7 anni e 11 mesi) e all’avvocatessa brolese Anna Ricciardi (sette anni e cinque mesi)

Il processo di primo grado scaturito dall’operazione “Pathology”, sulle ipotesi di truffa ai danni dell’Inps nelle cause civili per il riconoscimento di pensioni d’invalidità ed altre misure previdenziali, si è concluso con una sentenza di condanna nei confronti di 22 dei 61 imputati.

Il verdetto emesso dal collegio del Tribunale di Patti - presidente Mario Samperi, componenti Marialuisa Gullino e Giovanna Ceccon - è arrivato poco prima delle 23 di ieri sera, con un dispositivo caratterizzato da condanne 'pesanti' (pene per complessivi 94 anni e mezzo di reclusione) ma anche da un’importante quantità di pronunce di “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione e numerose assoluzioni.

Le pene più alte sono quelle nei confronti del medico Francesco Piscitello, di Sant’Angelo di Brolo, condannato a sette anni e undici mesi di reclusione, e per l’avvocato brolese Anna Ricciardi, condannata a sette anni e cinque mesi. Sono loro le figure centrali del sistema ricostruito nell’impianto accusatorio, sebbene con pene applicate a loro carico ben più lievi rispetto ai 21 anni che erano stati sollecitati dall’accusa nella requisitoria di sette mesi fa.

Francesco Piscitello ed Anna Ricciardi sono stati ritenuti responsabili rispettivamente di 19 capi d’imputazione il primo e 13 la seconda, tra cui l’accusa di aver promosso ed organizzato la contestata associazione a delinquere. Per entrambi disposta la confisca della somma di 25.000 euro e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Sette anni di reclusione disposti anche a carico del medico Giovambattista Bruni, ritenuto responsabile di 13 ipotesi d’accusa tra cui la partecipazione all’associazione. Tra le pene più alte quella per Stefano Marra (procacciava i clienti) a sei anni e due mesi, Giuseppe Miceli, Maria Tindara Di Marco Agata Napoli, Giuseppe D’Amico e Francesco Lo Iacono, tutti condannati a sei anni e un mese.

Tra le altre condanne, sei anni e un mese anche per Maria Antonia Balgo, quattro anni per Cono Virecci Fano, Antonino Pino e Maria Di Gaetano, tre anni ed un mese per lo specialista Rosario Germanà. Ancora Carmelo Virecci Fanno è stato condannato a due anni pena sospesa, Rosa Ricciardi a due anni ed otto mesi così come Carmelo Fragale.

Per l’ipotesi associativa disposti quindi tre anni a carico di Rosaria Lo Presti, mentre la partecipazione all’associazione è stata riconosciuta ai funzionari Inps Antonino Ventura e Margherita Salpietro e per Antonino Furnari e Pippo Spatola, tutti condannati ad un anno.

Gli imputati condannati dovranno risarcire l’Inps, costituita parte civile, con liquidazione da decidere in separata sede.

TUTTE LE ASSOLUZIONI.

Sono 10 le assoluzioni totali (in basso i loro nomi sono segnati in rosso) decise dal collegio presieduto dal giudice Mario Samperi. Numerose sono le assoluzioni parziali.

Ecco tutti i nomi: Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Rosario Germanà, Carmelo Fano Virecci, Pippo Spatola, Angelo Paratore, Margherita Salpietro, Antonino Ventura, Rosaria Lo Presti, Rita Murabito sono stati assolti dai reati rispettivamente ascritti ai capi M, C2, E2, N2 perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Antonino Pino, Giovanna Maria Barbitta, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, Mara Saturno, Jole Donzi, Giuseppe Di Santo, Vincenzo Rosario Di Stefano, Marianna Faraci, Giuseppe Armeli, Daniela Calabrese, Francesco Di Giorno, Genoveffa Chiarello Scaffidi, Giusi Mincica, Genoveffa Cadili, Daniela Calarese, Carmela Pruiti e Antonino Pruiti dai reati rispettivamente ascritti ai capi A, B, J4 per non aver commesso il fatto.

Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Eleonora Gentile, Rosario Germanà, Giacomo Contenta Magistro, Pippo Spatola, Antonino Furnari, Giuseppe D'Amico, Rosario Vincenzo Di Stefano, Marianna Faraci, Fano Cono Virecci, Michele Saitta, Grazia Pagana, Rosaria Lo Presti, Fano Carmelo Virecci, Angelo Paratore, Maria Galvagno, Antonino Ventura, Rosa Ricciardi, Giuseppe Armeli, Joele Donzi, Antonino Pino, Rita Murabito, Maria Giovanna Barbitta, l'avvocato Teresa Notaro, Maria Di Gaetano, Giorgio Carmelo Giannitto, Maria Giovanna Barbitta, Francesco Piscitello, Elegina Stazzone dai reati rispettivamente ascritti ai capi D, L, N, Q, S, U, V, Y, A1, C1, V1, Y1, D2, H2, I2, J2, M2, R2, D3, E3, L3, N3, W3, B4, C4, D4 perchè il fatto non sussiste. 

I giudici hanno poi deciso di non doversi procedere nei confronti di Maria Catena Giuttari e Salvatore Buttò in ordine ai reati loro rispettivamente ascritti ai capi M, N, Y2 e Z2 perchè estinti per morte degli imputati.

LE PRESCRIZIONI.

Sono 9 le pronunce di “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione (una sentenza contrassegnata dalla prescrizione di circa metà dei capi d'imputazione, ben 40 sugli 81 iscritti in rubrica).

Ecco tutti i nomi degli imputati, anche quelli che hanno beneficiato di prescrizioni parziali, 'prescritti':

Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Bruno Fazio, Francesca Merlo, Rosa Ermito, Fano Cono Virecci, Fano Carmelo Virecci, Rosaria Lo Presti, Genoveffa Cadili, Giuseppe D'Amico, Eleonora Gentile, Rosario Germanà, Giacomo Contenta Magistro, Pippo Spatola, Antonino Furnari, Michele Saitta, Grazia Pagana, Angelo Paratore, Paolo Ioppolo, Antonio Milici, Maria Saturno, Sandra Natoli, Giovanna Maria Barbitta, Rosa Ricciardi, Antonino Pino, Maria Di Gaetano, Carmelo Giorgio Giannitto, Joele Donzi, Serafina Giuseppa Sgrò, Teresa Foresto, Francesco Di Giorno, Genoveffa Chiarello Scaffidi, Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Daniela Calaese, Enrico Natale, Antonia Maria Drago, Rita Murabito, Maria Galvagno.