24 Luglio 2024 Giudiziaria

Sequestro beni: sotto chiave un immobile di Giovanbattista Cuscinà

Scatta il sequestro per un appartamento di via Palermo considerato riconducibile a Giovanbattista Cuscinà, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimento è stato disposto dal tribunale, sezione Misure di prevenzione presieduto dal giudice Domenico Armaleo, e composto dai giudici Giuseppe Miraglia e Valerio Breccialori. Ne da’ notizia il quotidiano Gazzetta del Sud. Al centro del decreto, accertamenti della Direzione distrettuale coordinati dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio che si sono conclusi con la richiesta di sequestro del fabbricato e l’applicazione della sorveglianza speciale. Il tribunale ha fissato per il 2 ottobre la discussione della proposta del pubblico ministero per l’applicazione della misura personale e patrimoniale. Nel provvedimento di sequestro i giudici ricostruiscono che nel 2022 Cuscinà, è stato coinvolto nell’operazione “Impasse” su un traffico di sostanze stupefacenti. Un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che aveva portato alla luce un’organizzazione, che sarebbe stata capeggiata da Cuscinà, che gestiva un vasto giro di droga nel quartiere di Giostra. A marzo del 2023 Cuscinà è stato poi coinvolto nell’operazione antidroga “Chanel” per la cessione, in concorso, di un chilo di droga dal valore di 37mila euro. Il sequestro scaturisce da accertamenti patrimoniali eseguiti dalla polizia giudiziaria nell’operazione “Impasse” . Era emerso il suo interesse per la ristrutturazione dell’immobile e la fornitura dell’energia elettrica. Le conversazioni intercettate nel 2020 - come ricostruito dai giudici del provvedimento di sequestro - hanno infatti evidenziato diversi contatti di Cuscinà con il titolare dell’impresa che doveva eseguire i lavori di ristrutturazione dell’immobile. Nelle conversazioni si parlava anche della fornitura di energia elettrica. Secondo il tribunale, nonostante l’immobile risulti intestato ad una società, è da ricondurre alla disponibilità indiretta di Cuscinà non ravvisandosi una spiegazione alternativa al suo comportamento come se fosse il padrone di casa. Dagli accertamenti della Guardia di Finanza, il valore del bene è di circa 82.500 euro che, secondo i giudici, risulterebbe sproporzionato rispetto ai redditi di Cuscinà.