Il ritorno trionfale dei The Whistling Heads nella loro città natale
Di Alessia Di Fiore – Questa sera, al Giardino Corallo, i The Whistling Heads hanno fatto il loro attesissimo ritorno nella città che li ha visti nascere. L’esibizione rappresenta un ritorno a casa dopo nove mesi di assenza. La band ha rivolto un pensiero a tutti, invitandoli a riscoprire le sonorità che portano nell’anima. I The Whistling Heads, che amano definirsi “le quattro teste fischianti”, hanno scelto la musica come mezzo di comunicazione privilegiato, soprattutto per i giovani che spesso si trovano a confrontarsi con la noia e il disagio, sopraffatti dalle aspettative della vita. La risposta del pubblico è stata eccezionale, riempiendo la location di entusiasmo e calore. La band è composta da Alberto Zaccaro (chitarra e voce), Santino Mondello (chitarra), Samuele Costa (basso) e Giuseppe Arnao (batteria), e si distingue per le sue sonorità innovative ispirate all’alt-rock, post-punk e new wave. In soli diciotto mesi, il gruppo ha raggiunto una maturità artistica che li ha portati a esplorare nuovi orizzonti musicali. Lo scorso anno, il loro album di debutto “Dull Boy”, pubblicato in vinile rosso dall’etichetta romana Disasters By Choice e distribuito a livello globale, ha ricevuto recensioni entusiastiche. Dopo aver suonato in 30 concerti in tutta Italia, nel 2024 i The Whistling Heads hanno oltrepassato i confini nazionali. In primavera, il loro primo tour in Inghilterra è stato sostenuto dal singolo “Well…I Mean” e dal remix per club dello stesso brano, rivisitato dal celebre producer inglese Gabe Gurnsey, membro fondatore dei Factory Floor. La serata al Giardino Corallo non è stata solo un concerto, ma una celebrazione di ciò che i The Whistling Heads rappresentano: la fusione di radici locali con una visione musicale globale. Con un pubblico entusiasta e una città che li accoglie a braccia aperte, la band guarda al futuro con ottimismo, pronta a continuare il suo viaggio artistico e a portare la sua musica a nuove platee.