Domani una nuova udienza – Il processo d’appello per la morte di Lavinia Marano. Il comitato Progetto LAVI: conflitto di interessi, pronto atto di ricusazione delle parti civili
Il comitato Progetto LAVI, di cui è responsabile Alessandro Marano, fratello della povera Lavinia Marano, apprezzata cantante messinese deceduta dopo aver dato alla luce il suo bambino, ci ha inviato un comunicato stampa, che pubblichiamo, su quella che viene definita "una concreta esistenza di un gravissimo conflitto di interessi in merito alla nomina di due nuovi periti da parte della Corte di Appello di Messina in relazione al processo per l’omicidio di Lavinia Marano". Il riferimento è alla nomina di due nuovi periti disposta dai giudici d'appello del tribunale di Messina durante la scorsa udienza del 15 novembre scorso.
Ad effettuare nuove perizie saranno il medico legale Stefano De Pasquale Ceratti e il direttore della divisione di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Cannizzaro di Catania, Paolo Scollo. A difendere la famiglia Marano, ricordiamo, sono gli avvocati Giovanni Caroè, Carola Flick, Franco e Nunzio Rosso.
In primo grado, lo ricordiamo, si è arrivati alla condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) dei medici Onofrio Triolo, Vittorio Palmara, Antonio Denaro e Roberta Granese. Assolti, invece, gli altri sei imputati, fra medici e ostetrici in servizio, con la formula "per non aver commesso il fatto".
"A seguito della recente udienza tenutasi il 15 novembre scorso, abbiamo letto sconcertati della decisione di richiedere una nuova perizia, non solo perché non sussiste alcuna necessità di chiarire i fatti, ma anche perché il processo è ormai prossimo alla prescrizione e i tempi non sembrano essere compatibili con la scadenza della stessa; inoltre in quell’occasione e leggendo l’ordinanza ci siamo chiesti ingenuamente come mai nominare un perito dalla vicina Catania, che dal Policlinico di Messina potrebbe ricevere un incarico o altrimenti avere contatti con gli imputati. Ebbene la nostra preoccupazione era sbagliata, perché la realtà sembra essere molto peggiore. Il nome di uno dei consulenti è Paolo Scollo; è bastato fare una banale ricerca per trovare immediatamente un riscontro".
"Durante una ricerca sul web, abbiamo associato al nome della dottoressa Granese quello del nuovo consulente Paolo Scollo - è scritto nel comunicato - e riportiamo di seguito i risultati:
Congresso Regionale Sicilia ISDSP SIFIOG EGOI:
In questo congresso del 21 ottobre 2023 Roberta Granese e Paolo Scollo sono moderatori e/o
relatori. Si saranno incontrati? Avranno parlato del processo e dell’imminente udienza del 15 novembre dove la Granese farà una dichiarazione pubblica e Scollo sarà indicato come perito dai Giudici della Corte di Appello di Messina?
https://www.mcascientificevents.eu/isdsp-sicilia/programma/
ResearchGate ResearchGate è un social network gratuito dedicato a tutte le discipline scientifiche nel quale gli scienziati e i ricercatori possono condividere articoli, chiedere e rispondere a quesiti, e trovare collaboratori.
In questa pubblicazione del 2006 Roberta Granese e Paolo Scollo sono co-autori (evidentemente si conoscono da molti anni):
https://www.researchgate.net/publication/288146509_Sacral_agenesis_Case_report
IMR Press is a publisher of open access peer-reviewed biomedical and life sciences journals.
Presso questo editore Roberta Granese e Paolo Scollo insieme fanno parte del consiglio direttivo https://www.imrpress.com/journal/CEOG/about/editorial_board
Frontiers is the 3rd most-cited and 6th largest research publisher and open science platform.
Nel 2022 Roberta Granese e Paolo Scollo sono fianco a financo anche presso questo editore.
https://www.frontiersin.org/subjects/dyspareunia".
"Prima di esprimere alcune valutazioni e porci alcuni interrogativi - scrivono i promotori del comitato - facciamo una premessa: con le attuali evidenze confermate dalle perizie già depositate, dalle numerose testimonianze, dalle conferme dei fatti chiave da parte degli imputati stessi, dalle condanne del processo di primo grado e dalle motivazioni della sentenza, risulta impossibile scagionare gli imputati; infatti, in appello tutto porterebbe a pensare ad un aggravio delle pene oltre che all’estensione delle condanne a tutti gli altri imputati. Avendo in mente questa importante premessa, ecco le nostre valutazioni che proponiamo alla cittadinanza di Messina e alla nazione tutta:
• La decisione di richiedere una nuova perizia in prossimità della prescrizione oltre che
suscitare scandalo che senso ha? Una perizia tecnica, redatta da un soggetto vicino agli
imputati, potrebbe introdurre elementi a sostegno di un’assoluzione? Sarà questo il finale
di questa vicenda giudiziaria, l’assoluzione poco prima della prescrizione?
• Un banale approccio logico, o semplicemente un accenno di pudore o più formalmente un
criterio di opportunità suggerirebbe di non nominare soggetti prossimi geograficamente ai
luoghi di residenza e lavoro degli imputati
• Sussiste un plateale conflitto di interessi nella nomina di Scollo? Se sì, è plausibile pensare
che si tratti di una svista?
Alla luce dei fatti, dunque, le parti civili stanno predisponendo un atto di ricusazione.
"Il comitato Progetto LAVI - conclude il comunicato - si riserva di fare ulteriori ricerche anche sull’altro consulente nominato incrociando i dati con tutti gli imputati".