QUELLA MAGIA DEL ‘SABATO ITALIANO’ CHE DURA DA 40 ANNI. IL 16 SETTEMBRE AL GIARDINO CORALLO IL LIVE DI SERGIO CAPUTO
di Edg - Nell’aprile del 1983 usciva Un Sabato Italiano, un album composto dal cantautore romano Sergio Caputo, classe 1954, che ha fatto storia nella musica italiana. Nel 2023 si festeggia il quarantennale e Caputo celebra la ricorrenza con uno spettacolo unico, in cui verrà eseguito l'intero album - Caputo verrà accompagnato dalla sua Big Band di sei elementi con una sezione fiati, sax tenore, sax alto, tromba -, e che il 16 settembre farà tappa a Messina, al Giardino Corallo. Caputo torna a Messina dopo esserci stato per la prima volta nel 1985.
Con quell’album Sergio Caputo affermava un suo stile e un suo linguaggio personali, ancora oggi inimitabili, attraverso brani ironici e mai banali dal successo intramontabile, anche tra il pubblico più giovane, e che sono diventati dei classici italiani alla radio, in tv, nei locali e nei club dove centinaia di band ne hanno fatto i pezzi portanti del loro repertorio live.
In attesa di vederlo esibire sul palco del Giardino Corallo in quella che si prefigura come una grande serata di musica di questa estate messinese che sta per concludersi, abbiamo voluto porgere alcune domande a Sergio Caputo, ottimo musicista, artista indipendente, che sfugge da sempre la vetrina:
Cosa rappresenta la Sicilia nel panorama umano e culturale di Sergio Caputo?
Nel mio primo tour del 1985, ci furono molte date in Sicilia. Ho la Sicilia nel cuore anche perchè fui molto legato a una ragazza siciliana, ma fu una relazione segreta che non poteva trapelare. Resta però uno dei miei grandi amori passati. In seguito tornai in Sicilia parecchie volte, ma col tempo suonare nelle isole divenne sempre più difficile a causa dei costi dei viaggi con una band al seguito. Oggi ci riproviamo, in Sicilia ho un pubblico molto caldo e sono felice di poterci tornare.
Il suo fare swing come è cambiato nel tempo?
Si è raffinato ed ha acquisito una proprietà di linguaggio che inizialmente non c’era. L’esperienza americana mi ha dato molto e oggi sono fiero di poterla condividere.
Come spiega il successo di "Un Sabato Italiano" come simbolo musicale?
Beh, intanto perchè il sabato è un giorno della settimana molto importante, è il giorno in cui ci si lascia andare, e in particolare il sabato italiano rappresenta un concetto - non un’epoca in particolare - quindi resta sempre attuale, di generazione in generazione.
Sergio Caputo ha scritto oltre 200 canzoni. Inizia la sua carriera musicale verso la fine degli anni ’70 al Folk Studio, lo storico locale di Roma in cui si e’ formata parte della musica d’autore italiana. Nel 1983 esce il suo primo album “Un sabato italiano”, da cui vengono tratti otto video a cura della trasmissione “Mister Fantasy”. Questo album lo porta al successo ed e’, come detto, tutt’ora un classico.
Sergio si distingue per il suo stile che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, ed un uso insolito e innovativo del linguaggio letterario, che a sua volta attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane. Oggi i suoi testi vengono proposti agli studenti di varie universita’ italiane e straniere come esempio di poesia contemporanea italiana. Seguono altri 11 album piu’ varie compilation, in cui Sergio non smette mai di sperimentare nuove chiavi espressive, affermandosi e maturando come autore e performer, conquistando, generazione dopo generazione, un pubblico dai gusti musicali e poetici raffinati.
Sergio Caputo, che abita in Francia da diversi anni dopo aver vissuto 12 anni in California, ha partecipato al Festival di Sanremo tre volte, e negli ultimi anni torna con decisione a sonorità jazzistiche e latine. Fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Roberto Nannetti, Giulio Visibelli, Ettore Bonafe, Raffaello Pareti, Danilo Rea e molti altri. Nel 1999 si trasferisce in California, dove vive e lavora a contatto con le sue radici musicali.
Nel 2004 Sergio presenta un album strumentale dal titolo “THAT KIND OF THING” nel quale esordisce come chitarrista “Smooth Jazz”. Nello stesso anno Sergio ritorna in Italia per un tour di grande successo. Nel 2006 Sergio presenta la sua prima raccolta “unplugged” dal Titolo “A Tu x TU”. Nel 2008 esce il primo romanzo di Sergio Caputo, edito da Mondadori, “Disperatamente (e in ritardo cane) ” 2009: Si realizza il LIVE “La notte e’ un pazzo con le mèches”, che documenta l’esperienza del Sergio Caputo Quintet. Di recente Sergio è rientrato in Italia, si è sposato con Cristina Zatti con la quale ha due figli – Lucrezia e Victor.
Ha celebrato il trentennale di “UN SABATO ITALIANO” con un nuovo album, “UN SABATO ITALIANO 30”, remake in versione più jazz dello storico album, contenente due brani inediti. E’ uscito inoltre il libro “UN SABATO ITALIANO memories”, un Oscar Mondadori imperdibile. Nel marzo 2015 esce il nuovo album di inediti “POP, JAZZ and LOVE”, interamente in inglese tranne per il singolo “A bazzicare il lungomare”. E’ il primo album di inediti pubblicato da Sergio in vent’anni, e il suo mix di pop, jazz e poesia torna a riaffermare lo stile che da sempre contraddistingue l’autore.