L’appello dei no ponte: “Confronto aspro sì ma senza insulti”
“Il confronto sul ponte sullo Stretto avvenga senza criminalizzare chi s’oppone alla grande opera. E nel rispetto del confronto democratico e dei valori costituzionali”. È l’appello di Arci, Comitato Noponte Capo Peloro, Europa Verde, Invece del ponte, Legambiente Messina, Sinistra italiana, Uisp Messina e Symphonia Laus. Mentre preparano una nuova manifestazione in autunno, scrivono le organizzazioni no ponte: “In relazione al corteo c’è chi ha parlato di fallimento totale, di un’accozzaglia, di un’infima minoranza. Non vorremmo che s’istigasse alla lotta armata come unica via di opposizione a un progetto finanziariamente fallimentare ed economicamente, ambientalmente, socialmente inutile e dannoso. Ci chiediamo piuttosto a chi giova creare un clima di tensione e inasprire gli animi”.
Continuano le otto organizzazioni: “Comprendiamo che le numerose iniziative contrarie al ponte e il crescente consenso intorno ad esse abbiano creato malumori e preoccupazione nel fronte sì ponte. Stiamo discutendo del futuro della nostra città, dei nostri giovani, della nostra stessa vita, lo stiamo facendo in maniera pacifica e non violenta da anni. Il confronto deve essere chiaro – anche aspro – ma chi intende superare i paletti costituzionali del rispetto delle opinioni altrui e aizza comportamenti violenti se ne assume le responsabilità”.
Ecco le conclusioni: “Da parte nostra continueremo ad approfondire il progetto, a promuovere consapevolezza e partecipazione da parte dei cittadini, senza raccogliere provocazioni e senza farci intimidire. Cogliamo l’occasione per annunciare che stiamo già organizzando una grande manifestazione a Messina nel periodo autunnale in modo da ribiadire che la lotta contro il ponte e per le alternative è una lotta per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Una lotta del Sud e quindi del Paese intero”.