Concorsi truccati al Policlinico di Palermo, il messinese Giuseppe Navarra tra gli 11 rinviati a giudizio
Il gup di Palermo Giuliano Castiglia ha rinviato a giudizio undici tra professori universitari, «baroni» del Policlinico del capoluogo siciliano, componenti di commissioni di concorso e medici che avrebbero partecipato a un «sistema» per assegnare posti di ricercatori secondo criteri di spartizione. Protagonisti due docenti di lungo corso, oggi in pensione, Gaspare Gulotta e Mario Adelfio Latteri, che saranno processati dalla terza sezione del tribunale assieme ad altri imputati.
Lo stesso giudice ha invece condannato due di coloro che avevano scelto il rito abbreviato, assolvendone un terzo. L’inchiesta era stata coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai pm Andrea Fusco e Luisa Bettiol. Un anno a testa è toccato a due poliziotti della Dia, Gaspare Cusumano e Salvatore Bosco, che avrebbero agevolato Gulotta nella ricerca di informazioni per screditare l’ex genero, mentre è stato scagionato Giuseppe Salamone, uno dei candidati che sarebbero stati favoriti nei cinque concorsi pilotati.
Oltre a Gulotta e Latteri saranno giudicati Eliana Gulotta, figlia di Gaspare, con l’accusa di falso, i commissari esaminatori Roberto Coppola, Giuseppe Maria Antonio Navarra, Ludovico Docimo e Vittorio Altomare, il candidato Antonino Agrusa, e altri docenti universitari che avrebbero contribuito a redigere bandi «orientati» a favorire questo o quel partecipante: Attilio Ignazio Lo Monte e Giuseppina Campisi. Infine sarà processato per falso Giuseppe Di Buono, un medico del Policlinico.