“Non imbottigliarti, scegli la strada giusta”, parte la prima corsa degli autobus per il mare e la movida
“#Non Imbottigliarti #Scegli la strada giusta #Scegli ATM Messina”. E' il nuovo slogan lanciato da Atm. Ieri, domenica 16, alla presenza del sindaco Federico Basile, del direttore generale Salvo Puccio, delle assessore Alessandra Calafiore e Liana Cannata, del presidente ATM Giuseppe Campagna, i component il CdA Carla Grillo e Salvatore Ingegneri e la dirigente scolastica del liceo Maurolico Giovanna De Francesco, si è inaugurata la prima corsa di un bus brandizzato con lo slogan “#Non Imbottigliarti#Scegli la strada giusta#Scegli ATM Messina”. L'iniziativa promossa in sinergia dal Comune e Atm SpA ha l'obiettivo di incentivare l'uso dei mezzi pubblici al fine di contribuire alla prevenzione di incidenti stradali soprattutto se causati dall'uso di droga e alcol.
Per questa ragione gli shuttle brandizzati sono corredati da musica e messaggi in filodiffusione per invitare i giovani ad usare gli autobus anche la notte. “Usate l’autobus per andare a divertirvi, è questo il messaggio che rivolgo ai giovani – ha detto il sindaco Basile – perchè è la scelta più giusta, più sicura, e green”. Il presidente Campagna ha aggiunto che i bus brandizzati seguiranno il medesimo percorso degli shuttle e saranno in servizio anche notturno con una cadenza di trenta minuti. La corsa inaugurale è proseguita dal Terminal Annunziata lungo la riviera nord con la sosta in un lido, dove nell'ambito del progetto InStradaMe è stato dedicato un momento di informazione e sensibilizzazione attraverso la distribuzione tra i presenti di gadget e illustrato un simulatore che permette di vedere in 3D quali possono essere le conseguenze della guida sotto effetto di alcol e droga. All’iniziativa sullo shuttle hanno preso parte anche Marilena Di Stefano madre di Milena Visalli e Maria Paola Filocamo, la studentessa del Maurolico autrice dello slogan "Non imbottigliarti!!!" scelto nell'ambito del progetto "Un manifesto per la vita", il premio in memoria di Milena Visalli.