Droga ed estorsione, due condanne in abbreviato: A Nicola Rizzitano 9 anni, a Salvatore Strano 6
Droga ed estorsioni. Per vicende legate a queste due tipologie di reato, altrettanti imputati sono stati dichiarati colpevoli all’esito del processo celebrato con il rito abbreviato. In particolare, la giudice per l’udienza preliminare Claudia Misale ha inflitto 9 anni di reclusione nei confronti di Nicola Rizzitano e 6 anni all’indirizzo di Salvatore Strano. Dal canto suo, l’accusa, rappresentata dalla pubblica ministera Anna Maria Arena, al termine della requisitoria aveva sollecitano condanne rispettivamente a 10 anni e 6 anni di pena. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Salvatore Silvestro, Tancredi Traclò e Giuseppe Bonavita.
I fatti finiti al centro del procedimento giudiziaria riguardano episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti prevalentemente nell’area di Camaro e nel territorio della zona centrosud del comune di Messina. In alcune circostanze, stando a quanto riscontrato dalle attività investigative, sarebbero state poste in essere azioni estorsive finalizzate a reperire somme di denaro equivalenti al prezzo delle varie cessioni illecite di narcotici. Condotte che qualche tempo fa, alla luce della «evidenza della prova», portarono l’Ufficio di Procura a chiedere il giudizio immediato e il gip a firmare il relativo decreto che fissava il procedimento speciale, saltando l’udienza preliminare. A quel punto, la difesa si giocò la carta del rito abbreviato per i due imputati, che adesso, dopo la pronuncia della giudice Misale, sono stati condannati con uno sconto di un terzo della pena. Sotto la lente della Procura, che all’epoca coordinò le indagini di carabinieri e polizia, finirono alcuni episodi di smercio di droga nelle piazze di spaccio messinesi, cessioni di differenti quantitativi che talvolta gli acquirenti non riuscivano a pagare. Da qui le minacce condite dalla violenza contestate agli imputati.