Caso Amara, legale Ardita: ‘Unica sentenza possibile, sventato golpe’
"Era l'unica sentenza possibile nel rispetto della legge, davanti a un reo confesso non si poteva far finta di niente". Lo afferma l'avvocato Fabio Repici, che ha tutelato gli interessi dell'ex consigliere del Csm Sebastiano Ardita parte civile nel processo bresciano che ha visto la condanna dell'ex magistrato Piercamillo Davigo per rivelazione del segreto d'ufficio rispetto ai verbali in cui Piero Amara ha svelato i nomi dei presunti appartenenti alla fantomatica loggia Ungheria.
Per il legale "c'è stato un tentativo di golpe ai danni del Consiglio superiore della magistratura e il consigliere Ardita era stato visto come uno dei pochi ostacoli" contro cui scagliarsi.
"Oggi bisognerebbe ringraziare Ardita per aver mantenuto la dignità dell'Organo di autogoverno della magistratura, senza un ruolo nel quadriennio e senza l'impegno di pochi altri di tutela delle istituzioni, oggi probabilmente se quella operazione fosse riuscita ci troveremmo davanti a una giustizia più sbandata" conclude Repici.