Premio Corrireggio 2023 – 25 APRILE ad ANTONIO MAZZEO
Questa mattina a Reggio Calabria, alla partenza di Corrireggio 2023, la Corsa ecologica-sportiva promossa da 40 anni da Legambiente, verrà consegnato il “Premio Speciale Venticinque Aprile” ad Antonio Mazzeo, peace-researcher, insegnante e giornalista freelance, che ha firmato tutte le principali inchieste pubblicate dal nostro quotidiano.
Si tratta di un riconoscimento pubblico di "virtù civiche" ad associazioni o comuni cittadini “che si sono contraddistinti per il loro impegno concreto di carattere ambientale, sociale, culturale, sportivo".
Di seguito pubblichiamo la motivazione: Antonio Mazzeo è un peace-researcher, insegnante e giornalista impegnato con determinazione e coraggio sui temi della pace, del disarmo, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alla mafia.
Il saluto/messaggio di Antonio Mazzeo:
Lo Stretto di Messina, uno dei corridoi marittimi più pericolosi per la navigazione, vanta un triste record di incidenti e collisioni, eppure viene attraversato da superpetroliere, unità container con a bordo rifiuti radioattivi, tossici e nocivi e dalle navi da guerra delle forze armate di mezzo mondo, prime fra tutte le portaerei e isommergibili a capacità e propulsione nucleare.
La sanguinosa guerra fratricida in Ucraina ha alimentato i processi di riarmo e militarizzazione dell’intero continente europeo: la Sicilia ha assunto un ruolo chiave nelle operazioni militari delle forze armate USA e NATO e non c’è giorno che tra Scilla e Cariddi non transitino i più avanzati sistemi di morte e distruzione dell’uomo e del pianeta.
Uno dei luoghi del Mediterraneo più incantevoli dal punto di vista naturale e paesaggistico è stato trasformato in santuario del dio Thanatos, ignobile emblema del sonno della ragione in cui è caduta l‘umanità intera. La bellezza del mare e delle coste deturpata dal grigionero acciaio delle lamiere delle cannoniere e dei sottomarini, mentre è incombente il rischio per le popolazioni che le micidiali radiazioni nucleari vengano disperse nelle acque e nell’aria dai reattori galleggianti.
E la spada di Damocle, ricorrente negli anni, di un nuovo ecomostro che con i suoi orribili e giganteschi piloni di cemento annulli nell’oblio i miti millenari dello Stretto, ninfe, semidei e serpenti marini, la Fata Morgana e Colapesce. Il Ponte creatura infernale del profitto, fantasma dilapidatore di risorse finanziarie e naturali indebitamente sottratte ai figli del Sud prigionieri o dispersi nelle periferie del Nord.
Quanto dolore e quante solitudini scorrono tra le correnti dello Stretto e quanta follia suicida pervade i venti e le maree. Ma la primavera, qui, sa ancora di resistenza, di desiderio di vita, di speranza di pace, giustizia, pane e libertà. E c’è ancora la forza di tante e tanti di opporsi ai crimini delle guerre e alla distruzione dei territori e dell’ambiente.
Dalla CORRIREGGIO, manifestazione di sport, pace, ambiente, cultura, solidarietà rilanciamo la gioia di respirare il sapore del mare, di questo che è e deve restare il nostro mare. Un mare-patrimonio, lo Stretto, da preservare e valorizzare per i figli e per i figli dei nostri figli.