I No Ponte tornano in piazza: “Lago di Ganzirri sarebbe a rischio prosciugamento”
Lago di Ganzirri a rischio prosciugamento e cimitero di Granatari inaccessibile. Queste le paure manifestate dal comitato No Ponte Capo Peloro protagonista ieri di un confronto proprio sui luoghi dove dovrebbe sorgere la grande opera. Tra gli interrogativi posti c'è anche quello relativo al paventato esproprio della zona residenziale Casa Nostra a cui i membri dell'associazione che si oppone al collegamento stabile ha detto di aver risposto "con carte e documenti alla mano, smentendo le bufale che tentano grottescamente di minimizzare l'impatto del ponte definito dai pontisti un'opera green".
Poi l'affondo. "Siamo contro il mostro di cemento ed acciaio perché stravolgerebbe il nostro territorio e le nostre vite senza arrecare alcun vantaggio reale di alcun genere non solo a Capo Peloro ma in tutto il territorio cittadino" hanno ribadito i componenti del comitato che, alternandosi al microfono, hanno evidenziato l'impatto devastante del cantiere del pilastro Sicilia del ponte e del viadotto Pantano sulla laguna di Capo Peloro lanciando l'allarme sul rischio di prosciugamento del lago di Ganzirri e sulla difficoltà ad accedere al cimitero Granatari circondato dai cantieri"