Amam: è possibile installare un contatore singolo all’interno di un condominio, ma ad alcune condizioni. Ecco quali
Si può installare un contatore singolo all’interno di un condominio, ma ad alcune condizioni. È quanto ha spiegato la componente del cda di Amam Alessandra Franza durante la conferenza stampa tenutasi stamattina per illustrare i risultati del primo step (qui il link) in merito alla regolarizzazione dei contratti di utenza idrica e delle morosità. Per spiegare le condizioni, rispondendo così ad alcuni utenti, nonché all’interrogativo posto ieri dal consigliere comunale Libero Gioveni, si è avvalsa del regolamento della partecipata, modificato dal nuovo Consiglio d’Amministrazione, e più precisamente dell’articolo 4 bis “Contratto per presa singola da utenza condominiale plurima”. Ma perché si dovrebbe installare un contatore singolo? Spesso capita che i condomini siano morosi perché il capo condomino paga quando arrivano tutte le somme da parte dei condòmini. Succede quindi che se uno degli utenti non paga il capo condomino non può saldare l’Azienda. Da qui l’esigenza spesso di contatori singoli ed evitare questi disagi.
«Un singolo Utente “indiretto” proveniente da una fornitura plurima condominiale può fare richiesta di stipula di Contratto di Utenza per l’allaccio di un contatore singolo, ma dovrà provvedere a sue spese a fornire un punto di allaccio, previa verifica ed approvazione dell’Azienda, in una zona accessibile o semi-accessibile a monte del contatore condominiale», si legge nel regolamento, che però precisa anche che «Non può in nessun modo richiedere l’installazione del misuratore all’interno della proprietà privata (per esempio cortile o balcone)».
«Qualora l’Utenza Condominiale sia in regola con i pagamenti fino all’ultima fattura emessa da AMAM, l’utente singolo può immediatamente fare la richiesta di stipula di contratto di utenza per allaccio di un contatore singolo attraverso i canali attivi messi a disposizione dall’Azienda – continua l’articolo – La richiesta in tal caso rientra nelle modalità previste dal presente regolamento, Art. 4 – PERFEZIONAMENTO DEL CONTRATTO. Qualora l’utenza condominiale non sia in regola con i pagamenti, ovvero abbia ricevuto una comunicazione da parte di AMAM per morosità, affinché l’utente singolo possa distaccarsi dalla fornitura condominiale occorre che: iIl Condominio sottoscriva un piano di rientro del debito secondo i regolamenti vigenti; il singolo utente sia in possesso di liberatoria, rilasciata dall’Amministratore dell’utenza condominiale, che attesti l’assenza di debiti inerenti alla fornitura idrica in capo allo stesso».
L’articolo disciplina anche la trasformazione del contratto plurimo in contratti singoli: «L’utenza condominiale può fare richiesta di trasformazione del contratto plurimo in contratti singoli, ma dovrà provvedere a sue spese a fornire un punto di allaccio in una zona accessibile o semi-accessibile. Non può in nessun modo richiedere l’installazione dei misuratori all’interno della proprietà privata (per esempio cortile o balcone). Affinché si possa procedere alla trasformazione del contratto condominiale occorre che: il Condominio deliberi in Assemblea la trasformazione del contratto per la totalità degli utenti indiretti; siano effettuati gli eventuali lavori di adeguamento che dovranno essere verificati ed approvati dall’Azienda; il Condominio, qualora moroso, sottoscriva un piano di rientro del debito con fideiussione e secondo i regolamenti vigenti».