Ayman Serti, morto carbonizzato a 16 anni. La famiglia: «Non si è suicidato». Giallo a Messina
Cosa è successo ad Ayman Serti? «Si trattava di un ragazzo molto perbene che faceva una vita normale, studiava e d'estate andava anche a lavorare a Salina. Secondo il fratello è impossibile che si sia suicidato. So che le forze dell'ordine stanno indagando in tutte le direzioni. La famiglia chiede solo chiarezza su quanto avvenuto». Lo afferma Giuseppe Coppolino, l'avvocato del ragazzo trovato morto due giorni fa a Merì (Messina) con il corpo in parte divorato dalle fiamme.
«So - prosegue il legale - che è stata eseguita l'autopsia ma ancora non conosco i risultati, siamo fiduciosi sull'operato della magistratura. So che si sta procedendo ad analizzare anche il telefono ma al momento non sono a conoscenza di eventuali messaggi mandati da qualcuno che avrebbero indotto il ragazzo a cadere in una trappola».
In queste ore gli inquirenti stanno intanto interrogando compagni, docenti, amici e conoscenti del ragazzo. Al momento, infatti, nessuna pista è esclusa. La salma, trasferita al "Cutroni Zodda" di Barcellona Pozzo di Gotto sarà sottoposta all'autopsia secondo quanto disposto dalla Procura della città del Longano. Vicino al corpo è stato anche ritrovato un telefono cellulare su cui gli inquirenti sono già a lavoro. Secondo il racconto dei concittadini di Merì Serti Ayman era un ragazzo tranquillo che veniva visto di rado in giro, sempre insieme a qualche amico.