Caso Cospito: Ardita, “Pericolo diventi cavallo di Troia di Cosa Nostra per abbattere il 41bis”
di Sebastiano Ardita - La vicenda Cospito sta mettendo in luce tutte le incertezze e i limiti nella materia della prevenzione antimafia. Il 41bis, prerogativa del ministro, viene ritenuto uno strumento della magistratura. La comunicazione degli atti sulla sicurezza - che devono sostenere le sue scelte di politica criminale - diventa oggetto di polemica politica sui contrapposti fronti. Le strategie per far cadere 41bis vengono oscurate da questioni umanitarie, senza comprendere il pericolo che la questione diventi il cavallo di Troia di Cosa Nostra per abbattere il regime speciale e smarcare il punto fondamentale nel papello di Riina.
La politica dibatte su come limitare l’autonomia dei magistrati, ma non riesce ad agire con la necessaria autonomia nell’esercizio di una propria competenza esclusiva. Ogni potere dello Stato deve tenere la testa alta e fare ciò che in base all’ordinamento gli compete nella lotta alla mafia, pretendendo autonomia e rispetto. L’unico giudice sono i cittadini nel cui esclusivo interesse può giustificarsi l’esercizio dei poteri in una democrazia. Così funziona lo Stato e bisogna farsene una ragione.