31 Gennaio 2023 Giudiziaria
Il processo sullo smottamento del 2015 sull’A18: la Procura chiede 6 pesanti condanne
E' stato il giorno dell'accusa al processo sulla frana di Letojanni del 2015 sull’A18 Messina-Catania. Oggi pomeriggio si sono registrate le richieste della Procura nei confronti dei sei imputati ai quali si contesta una lunga lista di accuse a vario titolo. Si va dal disastro ambientale all’inadempimento in pubbliche forniture, dal peculato al falso in atto pubblico, dal falso del privato all’abuso d’ufficio.
Ecco le richieste di pena formulate dal pm Francesca Bonanzinga ai giudici della sezione penale del tribunale, presieduta da Maria Eugenia Grimaldi: 7 anni e 10 mesi di reclusione per Salvatore Pirrone e Gaspare Sceusa, rispettivamente ex direttore generale e responsabile dell'ufficio tecnico del Cas; 7 anni per l'ex geometra Antonio Spitaleri; 6 anni e 10 mesi per l'imprenditore Francesco Musumeci, amministratore unico della “Musumeci Costruzioni Generali Spa”; 5 anni per l'ingegnere Francesco Crinò e il geologo Giuseppe Torre. Poi l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" dall'ipotesi di frode nelle pubbiche forniture, che era contestata solo ad alcuni.
Secondo l’accusa l’appalto affidato dal Cas per la messa in sicurezza della bretella autostradale dopo la frana, sarebbe servito anche a “gonfiare” per decine di migliaia di euro i compensi per l’impresa Musumeci Spa che effettuò i lavori di messa in sicurezza, per un appalto da mezzo milione di euro.
La sentenza probabilmente sarà emessa nell'udienza del 4 aprile prossimo.