Barcellona, operazione antimafia Dinastia: richieste 19 severe condanne – Stampalibera.it
Ultimo aggiornamento 21-12-2024 20:53
30 Settembre 2022 Giudiziaria
Barcellona, operazione antimafia Dinastia: richieste 19 severe condanne
Chieste dure condanne per gli ultimi eredi della “Dinastia” mafiosa che avrebbero operato prevalentemente nel traffico di sostanze stupefacenti. I magistrati della Procura distrettuale antimafia, Francesco Massara e Fabrizio Monaco, hanno richiesto ieri al termine della requisitoria nel processo scaturito dall’operazione antimafia Dinastia portata a termine all’alba del 28 febbraio 2020 dai carabinieri del Ros e delle Compagnie di Barcellona e Milazzo ed estesa anche a Terme Vigliatore e alle isole Eolie, la condanna per diciannove dei venti imputati che hanno scelto, nella fase dell’udienza preliminare, di essere processati con il giudizio ordinario davanti ai giudici del Tribunale di Barcellona. Solo una la richiesta di non doversi procedere: è quella nei confronti dell’unica donna imputata perché nel frattempo il reato contestato si sarebbe prescritto.
La richiesta di pena più elevata formulata dai magistrati della Dda è stata quella nei confronti di Francesco Duilio Doddo, 57 anni di Milazzo, per il quale per il quale sono stati invocati 30 anni di reclusione; è di 18 anni di reclusione invece la richiesta per Francesco Turiano, 36 anni di Messina; di 17 anni la condanna chiesta per Edmond Ndoj, 41 anni di origini albanesi e residente a Milazzo; 16 anni richiesti poi per Marco Formica, 32 anni di Milazzo; di 16 anni di reclusione l’istanza per Filippo Torre, 55 anni di Barcellona, inteso “u Cinisi”; 15 anni di reclusione chiesti per Simone Mirabito, 30 anni di Lipari; 15 anni anche per Luciano Fugazzotto, 57 anni, inteso “u Cinisi”, di Barcellona; 13 anni di reclusione per Tindaro Giardina, 34 anni inteso “u Scabbaglieddu”, di Barcellona, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia; la richiesta di 13 anni di reclusione ha riguardato invece Alessio Catalfamo, 35 anni, di Castroreale all’epoca dell’arresto residente in Gran Bretagna; 12 anni chiesti per Giuseppe Torre, 26 anni di Barcellona. FONTE: Leonardo Orlando – Gazzetta del sud
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