Messina: E’ morto lo chansonnier Franco Lavigna
È morto al Policlinico, dov’era ricoverato per complicazioni da Covid, il noto cantastorie messinese Franco Lavigna (il suo vero nome era Francesco Puglisi), 79 anni.
Lavigna si definiva ‘Musicista a tempo perso ma è l'unico spazio della giornata che mi è sempre piaciuto di sprecare’.
Icona del cantautorato popolare messinese, Franco Lavigna lascia la compagna Rosita, e una figlia. Da tempo viveva a Castanea. Amava suonare nelle piazze e nei villaggi, con le sue canzoni che raccontavano storie, amori, miti, leggende, sempre con quell'aria "incazzata con la vita", come amava dire.
Non mancava mai alle feste dell'Unità e dove era necessario fare sentire oltre la presenza artistica anche l'impegno civile.
Del settembre 2015 i suoi ultimi singoli pubblicati con la T Records con cui ha pubblicato "Love Blues" ed "Una birra alla spina".
Chi era
In una intervista rilasciata da Franco Lavigna a Manuela Modica in occasione della pubblicazione della sua biografia scritta da Carmelo Duro e pubblicata sul settimanale “Centonove” il 28 ottobre 2005, il cantautore si racconta:
“Il mio vero nome è Puglisi, come è spiegato bene nel libro di Carmelo Duro (….) Sono stato sempre considerato uno sregolato, un discolo, e lo sono sempre stato sin da bambino (…) Con la dolcezza mi si conquista ma sotto imposizione mi agito (…) Se appartieni alla categoria dei teatranti sei uno strano, un diverso perché quelli sono per forza pazzi (…) Qualcuno mi ha paragonato a Jack Nicholson in < Qualcuno volò sul nido del cuculo >, ho fatto innamorare un’infermiera bellissima”(…).
“Man mano che suonavo sentivo crescere il desiderio di fare canzoni siciliane (…) Ho pensato di farmele io. < Calare umida > per esempio, la più famosa tra le mie siciliane, ha la capacità di azzittire anche 3000 persone in una piazza (…) Mi sento felice nella creazione di un pezzo o di uno spettacolo e sono contento del successo avuto (…)”.
La biografia
Una vita non facile quella dell’artista peloritano ‘piena di eventi e carica – rimarca nella presentazione del libro pubblicato nel 2005 Maria Froncillo Nicosia, che ne è l’editore – di conflitti spesso insanabili’. Il conflitto tra la voglia propria degli artisti, di vivere fuori dagli schemi, in nome di un talento e di una ispirazione da coltivare e i condizionamenti della famiglia, che mal vede un’esistenza precaria e che, invece, preferirebbe una sistemazione stabile. Sono numerosi gli aneddoti che trovano posto nel volume che ripercorre sessant’anni di vita (non solo di Lavigna) messinese.