Regionali Sicilia, De Luca presenta le nove liste: “Noi siamo al 41%”
«I siciliani sono stanchi delle sedute spiritiche sia che si chiamino primarie sia che si tratti di cenacoli nei vari salotti romani del centrodestra. La gente è stufa di questi riti perchè il tema è solo la spartizione. Ma noi siamo al 41 per cento e per loro il problema ormai è un altro. Non più trovare l’uomo o la donna che siano in condizione di battere De Luca, ma trovare il candidato che possa perdere con l’onore delle armi e cercare di posizionare il più possibile i deputati uscenti: questo vale sia per il centrodestra sia per il centrosinistra». Così Cateno De Luca, leader di Sicilia vera e candidato alla presidenza della Regione sciliana, incontrando i giornalisti e simpatizzanti a Palermo. Insieme all’ex sindaco di Messina anche l’europarlamentare Dino Giarrusso, leader del movimento nazionale «Sud Chiama Nord» e vicepresidente della Regione designato, nonchè il portavoce, l’ex Iena, Ismaele La Vardera.
Presentate le liste
«Nove liste, tre principali e sei di testimonianza, 558 candidati, oltre 50 i sindaci che hanno già aderito al nostro programma e che ufficializzeremo nelle prossime settimane. Sono questi i numeri del progetto De Luca Sindaco di Sicilia. Sono numeri ovviamente destinati a crescere. I siciliani sono stanchi delle sedute spiritiche, sia che si chiamino primarie, sia che si tratti di cenacoli nei vari salotti romani del centrodestra. Le primarie dai tempi di Prodi hanno sempre avuto un esito scontato. Il centrosinistra ha vinto in Sicilia solo con Crocetta, ovvero quando le primarie non le ha fatte. Noi oggi siamo al 41 per cento. Per tutto gli altri il problema ormai non è più trovare l'uomo o la donna che siano in condizione di battere De Luca, ma trovare il candidato che possa perdere con l'onore delle armi e cercare di posizionare il più possibile i deputati uscenti».
Così Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione Siciliana, nel corso di una conferenza stampa a Palermo, dove ha fatto un resoconto del tour che lo ha portato in giro per le nove province siciliane.
Davanti a giornalisti presenti e in diretta streaming sono state ufficializzate le adesioni di Igor Gelarda ex consigliere comunale di Palermo, che ha lasciato la Lega per aderire al movimento di Cateno De Luca, e Salvatore Sanfilippo sindaco uscente del comune di Santa Flavia.
Il progetto De Luca Sindaco di Sicilia prevede tre liste principali “De Luca sindaco di Sicilia-Sud chiama Nord Giarrusso”, “Orgoglio Siculo-Sicilia Vera”, “Sicilia Vera-Rinascimento Sgarbi”.
Le sei liste di testimonianza, ovvero di impegno personale di semplici cittadini liberi e qualificati saranno: “Basta Mafie”, “Giovani per De Luca”, “Lavoro in Sicilia”, “Autonomia Siciliana” “Impresa Sicilia” “Terra d’Amuri”.
«Il nostro - afferma De Luca- è un esercito in cammino, un popolo in cammino. Noi abbiamo già vinto perché stiamo rompendo il muro dell’omertà, dell’intimidazione istituzionale, così non ci fermerà nessuno».
«Dieci giorni fa - ha affermato Dino Giarrusso, leader del Movimento nazionale "Sud Chiama Nord" fondato con Cateno De Luca e vicepresidente della Regione designato - ci trovavamo qui per la partenza di questo tour, oggi ci ritroviamo più entusiasti. Girando le province abbiamo registrato un crescente interesse nei confronti del nostro progetto. La politica italiana oggi che spettacolo sta dando? Noi siamo pronti a lavorare non solo per la Regione ma siamo pronti a farlo anche a livello nazionale con il progetto "Sud Chiama Nord"».
«Quello di queste settimane - ha affermato Ismaele La Vardera, portavoce di Sicilia Vera e presidente di “Sud chiama Nord” - è un lavoro che sta cominciando a portare i frutti. E i frutti siete voi, tutte le persone che in questi giorni, settimane stanno decidendo di candidarsi e partecipare a questa lucida follia, a questa rivoluzione come l’abbiamo chiamata noi. Oggi il nostro progetto cresce e ci porterà non soltanto ad avere una sentinella in ogni comune come avevamo auspicato, ma a vincere il 6 novembre dimostrando che la Sicilia "vera" è con noi».