76enne muore all’ospedale di Taormina dopo operazione al Policlinico: 3 medici indagati
Sono tre i medici indagati per la morte di un 76enne originario di Scaletta Zanclea, che il 29 giugno scorso è deceduto all'ospedale San Vincenzo di Taormina. Dopo l'esposto presentato dai figli la Procura di Messina ha aperto un'inchiesta e in questa prima fase, come atto dovuto, ha inviato tre informazioni di garanzia con l'ipotesi di omicidio colposo ad altrettanti sanitari che si sono occupati del caso nei vari step della vicenda. L'uomo, hanno raccontato i figli nella denuncia, che sono assistiti dagli avvocati Ernesto Marcianò e Alessandro Trovato, a gennaio era stato ricoverato all'ospedale "Papardo" e dimesso dopo alcuni giorni, questo dopo aver accusato forti aritmie, con la raccomandazione di eseguire al più presto un intervento chirurgico, che era stato definito di routine.
L'operazione è stata poi eseguita il 7 giugno scorso al Policlinico, ma la situazione dell'anziano si è progressivamente aggravata, con il trasferimento al "San Vincenzo" di Taormina. Qui, dopo alcune settimane passate da ricoverato in stato d'incoscienza, il 29 giugno il 76enne è deceduto.
Ieri al San Vincenzo è stata eseguita l'autopsia sul corpo dell'anziano. In mattinata, alla procura di Messina, nell'ufficio del sostituto Roberto Conte, si erano tenute le operazioni preliminari. I consulenti scelti dal magistrato sono il medico legale Giovanni Andò e il cardiologo Michele Giannetto. I difensori dei tre indagati hanno invece nominato come propri consulenti i medici legali Fabrizio Perri e Cristina Mondello, e poi il cardiologo Gianluca Di Bella. Glia avvocati Marcianò e Trovato per le parti offese hanno invece nominato come proprio perito il medico legale Nino Bondì, e si sono riservati la nomina di un esperto cardiologo.