Durissimo affondo di Franza contro Mega: “La sua mission è fallita”
Prende spunto dalle vicende riguardanti la cittadella fieristica per ampliare il discorso, trasformandolo in un attacco “politico” molto severo. Mario Mega, presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, sarebbe «il re nudo», e la sua “mission” «è fallita». C'è un enorme problema di metodo e una enorme carenza di democrazia. E’ tempo di dire basta a questa mistica dell’uomo solo al comando; è tempo che il pallino torni in mano a quelle istituzioni espressione del volere popolare». Lo dice Vincenzo Franza (amministratore delegato del Gruppo Caronte & Tourist) sulla vicenda dell’ex Teatro in Fiera che l’Autorità portuale dello Stretto ha deciso di non ricostruire. «Da membro del Tavolo del partenariato del mare, - prosegue Franza - che non è stato in alcun modo coinvolto in questa decisione dell’Adsp, noto ancora una volta plastica rappresentazione in un evento che avrebbe potuto davvero segnare una svolta in direzione di democrazia e partecipazione nella gestione della cosa pubblica e dei beni comuni. Peraltro, proponendo di fatto la definitiva demolizione di un bene patrimoniale del demanio, evento per il quale la normativa vigente impone un’apposita procedura autorizzativa per evitare danni erariali. Sia chiaro. Il sottoscritto è pienamente d’accordo nel non ricostruire il quel luogo il Teatro in Fiera, ma, come scrive il massimo poeta 'il modo ancor m'offende'. Il re è nudo: ormai emerge che la mission dell’Autorità di sistema portuale in questi anni è stata quella di non fare, di impedire di fare, e di cessare di fare quel che si faceva. Oggi, per sovrammercato, oltre a ciò si programma anche di demolire quello che rimane! È tempo che il pallino torni in mano a quegli enti e istituzioni - in testa la Regione, insieme al Comune e all’area metropolitana di Messina - che trovano potere e responsabilità in un consenso reiterato e profondo. Noi attendiamo».