Il battibecco tra Ficarra e Picone e Musumeci sparisce da Rai1, tagliati i fischi al governatore
Pareva essersi limitata a una questione locale, ma il siparietto tra Ficarra e Picone e il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, rischia di diventare un caso televisivo. L’acceso botta e risposta avvenuto tra i due attori comici e il governatore al Taobuk è stato tagliato dalla messa in onda su Rai1 nella notte tra sabato 25 e domenica 26 giugno. Il fatto si è appunto consumato al Taormina International Book Festival, di scena al Teatro Antico della città siciliana, dove Ficarra e Picone avevano ironizzato su alcuni disservizi della Sicilia in presenza del numero uno della Regione, che prima aveva provato a rispondere ironicamente, per poi essere "salvato" dal conduttore Massimiliano Ossini, intervenuto per evitare che la situazione si complicasse ulteriormente.
Sparisce il botta e risposta
Ebbene, lo spezzone è stato traumaticamente tagliato dalla messa in onda, come fa notare Davidemaggio.it e come si può facilmente evincere dalla registrazione attualmente presente su RaiPlay. Sul palco vengono chiamati proprio Ficarra e Picone, con loro anche Toni Servillo, si vedono le prime battute dell'intervento prima di un taglio traumatico al minuto 30 circa.
L'ironia dei comici davanti al governatore
Ma cosa è accaduto esattamente? Tutto è nato quando sul palco, con Ficarra e Ficone, è salito appunto Nello Musumeci, che incensa la regione parlando di "una Sicilia che torna a vivere. Non abbiamo più posti liberi per tutto il mese di agosto e settembre”. "Tant’è che ormai li mandiamo in Calabria”, risponde ironicamente Ficarra, alludendo all'annoso tema del ponte sullo stretto di Messina: "Ancora hanno difficoltà i viaggiatori, però appena facciamo il ponte è un attimo…“. Parole che suscitano una certa ilarità nel pubblico, tanto che Musumeci prova a metterci una pezza: “Mi fa piacere che il ponte sia condiviso da tutti”. I due comici non si fanno impensierire: “No è che siamo venuti dalla Palermo-Catania e ci abbiamo messo 3 ore […] Però volevo rassicurare tutti: si fa prima a fare Palermo-Catania che attraversare il Viale Regione Siciliana”, dice ancora Ficarra.
A scaturire una reazione irritata in qualcuno del pubblico, e anche qualche fischio, è la frase successiva di Musumeci, riferita alla questione pandemia: “Devo dire che sono davvero ottimista perché credo che il peggio sia ormai alle spalle”. Quindi l'intervento di Ossini per riportare alla calma:
“Noi diciamo sempre che la cultura e la bellezza hanno veramente la capacità di salvare noi, l’ambiente e il territorio. Io da non siciliano e facendo tante trasmissioni (…) dobbiamo dirvi grazie. Chi viene qui non conosce se ci sono problemi, lo dico da non siciliano, però quando si va via noi torniamo sempre volentieri perché comunque si sta benissimo (…) La bellezza della Sicilia la fanno i siciliani”.
Picone, però, interrompe l'applauso del pubblico rimesso "in riga" aggiungendo: “E’ vero, infatti noi abbiamo esagerato dicendo 3 ore. Saranno 2 ore e 50“. Mentre Orsini smorza ancora i toni, dicendo divertito “Domani farò Palermo-Catania” e prendendosi gli "auguri" sarcastici di Ficarra, Musumeci precisa: “È una strada dello Stato, come sapete, e stiamo sperando che i nove cantieri possano diventare meno”. Un battibecco affatto irrilevante, sparito dalla messa in onda senza precise motivazioni, di cui probabilmente si parlerà nei prossimi giorni proprio per le ragioni e le dinamiche che hanno portato alla rimozione del botta e risposta.