Messina, Assemblea pubblica del M5S per progettare il futuro di Torre Faro. Presenti anche Valentina Zafarana e Cristina Cannistrà
Un’assemblea pubblica per progettare il futuro di Torre Faro, uno dei borghi più belli della Sicilia, che da tempo attende di essere valorizzato. Ad organizzarla è il MoVimento 5 Stelle di Messina in collaborazione con il candidato al consiglio comunale Paolo Pellicciaro, che già nel corso degli anni scorsi aveva coinvolto la cittadinanza per esaminare le principali criticità del villaggio, proponendo delle soluzioni con residenti e commercianti.
Il primo dei temi affrontati ha riguardato la viabilità, con l’intervento della consigliera comunale uscente Cristina Cannistrà, che è assessore designato dal candidato sindaco Franco De Domenico. La Cannistrà ha fatto il punto sulla pedonalizzazione estiva dell’area e sui tanti problemi emersi lo scorso anno, a cui il Consiglio comunale ha dovuto poi porre rimedio: “L’estate è ormai alle porte e non si può più perdere tempo. Mi farò carico di parlare personalmente con il commissario Leonardo Santoro per predisporre una viabilità ragionata”.
La deputata regionale Valentina Zafarana è poi intervenuta sull’erosione costiera e sui ritardi dell’ufficio commissariale della Regione Sicilia. “Non si può attendere un anno per la normale manutenzione. Se scompaiono le coste come facciamo poi a parlare di turismo e sviluppo? Sappiamo che il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di finanziare il progetto di protezione della costa da 2 milioni e 400 mila euro. Vigileremo sui tempi affinché il litorale venga messo in sicurezza al più presto”, ha dichiarato l'on. Zafarana, che è vicesindaco e assessore designato da Franco De Domenico.
Tra gli argomenti discussi anche l’iscrizione di Faro e Ganzirri nel registro dei borghi marinari e il tema del turismo, sfruttando soprattutto le grandi tradizioni gastronomiche e marinare, dalla caccia al pescespada alle immersioni. Infine, una considerazione sulle valorizzazione delle Feluche, grazie alla Legge Zafarana approvata all’Ars, che consentirà di differenziare il reddito dei pescatori, incentivando l’occupazione, la promozione del pescato locale e lo sviluppo dell’ittiturismo.