STAMPALIBERA IN UCRAINA – IL SECONDO PODCAST DI ANTONIO MAZZEO – LA CAROVANA DI PACE E’ A 20 CHILOMETRI DA LEOPOLI
DI EDG – Si trova a circa 20 chilometri dal confine ucraino la carovana di 50 mezzi, con una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto Stop the war Now, e che porteranno beni di prima necessità alla popolazione di Leopoli, in questo momento il più grande campo profughi d'Europa. Domattina i partecipanti incontreranno le organizzazioni della società civile, ma anche autorità civili e religiose. Al ritorno il convoglio permetterà a persone con fragilità di lasciare il loro paese in guerra e raggiungere l’Italia.
Tra i partecipanti alla Carovana di pace, c’è anche l’attivista pacifista messinese Antonio Mazzeo, storico collaboratore di stampalibera, che ci sta aggiornando durante il viaggio, con più collegamenti quotidiani al nostro giornale. Oggi pomeriggio ci ha raccontato della presenza di tanti giovani e dell'importanza del messaggio pacifista, oggi più che mai attuale. Raggiunto il luogo dove la carovana pernotterà questa notte, Antonio Mazzeo ci ha rilasciato queste dichiarazioni che potete sentire in questo nuovo podcast:
"Siamo a venti chilometri dalla frontiera con l'Ucraina. Siamo a due passi dall'obbiettivo centrale. Domattina alle 3 attraversemo il confine e alle 8 saremo a Leopoli per incontrare i rappresentanti della società civile che in queste settimane hanno aiutano centinaia di migliaia di persone. Ci sentiremo domani per raccontarvi la giornata. Abbiamo raccolto e consegneremo 70 tonnellate tra generi alimentari e medicinali, poi partirà una lunga marcia silenziosa. Da li prenderemo in consegna i bambini con grossissime problematiche sanitarie per portarli al sicuro in Italia".
I PODCAST
Ascolta il primo podcast che Antonio ha registrato per noi all’arrivo in Ungheria.
“E’ gia in Ungheria la carovana per la Pace che è partita stamattina all’alba da Gorizia che dimostra che il movimento pacifista c’è di fronte i crimini e la guerra in Ucraina. Più di 60 automezzi, 200 rappresentanti di movimenti e associazioni raggiungeranno domani il più grande campo profughi d’Europa a Leopoli. Mi ha colpito molto la presenza di tantissimi giovani, e anche rispetto al passato è un gran segnale positivo. Sono presenti coloro che in tutti questi anni hanno lavorato per la pace e per i diritti umani. Ci sono preti, religiosi, scuole. Su tutti l’associazione Giovanni XXIII, che opera con una capacità enorme. Il pacifismo – conclude Mazzeo – non è assolutamente fuori moda, il pacifismo è la dimostrazione che si può essere accanto alle vittime della guerra e che c’è un’alternativa reale alla logica delle armi e della guerra”.
IL MANIFESTO
“Con i rappresentanti della società civile nonviolenta e pacifista e di altre realtà impegnate nella costruzione della pace, entreremo in territorio ucraino per testimoniare con la nostra presenza sul campo la volontà di pace e per permettere a persone con fragilità, madri sole e soprattutto bambini, di lasciare il loro Paese in guerra e raggiungere l’Italia”, scrivono i promotori nel loro manifesto. “Da sempre siamo accanto agli ultimi, al fianco delle vittime con azioni umanitarie e iniziative di solidarietà internazionale. Vengono momenti in cui però ‘la pace attende i suoi artefici’ e noi non possiamo disattenderla. Non vogliamo restare spettatori e sentiamo l’obbligo di esporci in prima persona”.
Da qui l’invito alle organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale “a dare la propria adesione, a prendere parte alla delegazione e a promuovere una serie di azioni di mobilitazione”.
Tra le organizzazioni aderenti Comunità Papa Giovanni XXIII, AOI, Rete Disarmo, Focsiv, Pax Christi, ARCI, Libera, CGIL, Nuovi Orizzonti, 6000 Sardine, Legambiente, Un ponte per, Terre des hommes e molti altri