Superbonus 110% prorogato senza tetto Isee per le case unifamiliari. D’Uva: “Orgoglioso del risultato”
La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera questa mattina di martedì 21 dicembre, alla proroga al 31.12.2022 del Superbonus 110% senza il tetto di reddito Isee di 25.000 Euro originariamente previsto per le case unifamiliari. La decisione restrittittiva adottata dal governo all’interno della manovra di bilancio era stata da subito avversata dal Movimento Cinque Stelle, ideatore dell’agevolazione. Si intravedeva nella scelta dell’esecutivo l’abbandono di fatto della misura che ha dato una spinta significativa al rilancio del settore edile.
Oltretutto la possibilità di sostenere economicamente la ristrutturazione degli immobili in funzione del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale si pone in coerenza con il Green Deal , vero e proprio cavallo di battaglia della presidente della Commissione Europea Ursula Von De Leyen. La scelta dell’esecutivo di limitare fortemente il ricorso al Superbonus risultava, dunque, in contrasto con lo scenario di cambiamento ambientale verso il quale si muove l’Unione Europea.
La soddifazione di Francesco D’Uva
A criticare la scelta di imporre un limite Isee di 25.000 Euro alla possibilità di usufruire il Superbonus 110% era stata da subito il deputato messinese dei Cinquestelle Francesco D’Uva che aveva anche espresso il suo netto dissenso anche in un’intervista rilasciata al nostro giornale. Ora D’Uva può cantare vittoria e in un suo post su Facebook dichiara:
“Sono molto orgoglioso di questo risultato. In questi mesi ho incontrato tanti cittadini la cui richiesta unanime era quella di prorogare ed estendere il Superbonus 110% perché rappresenta, da un lato, un sostegno alle famiglie e, dall’altro, un’opportunità di lavoro e crescita per le imprese italiane. Basti pensare che, solo nel 2021, abbiamo fatto nascere più di 153mila posti di lavoro e sono state depositate oltre 69mila richieste per l’apertura di cantieri. Dati grandiosi che si confermano anche in #Sicilia, la prima regione del Sud per progetti di riqualificazione avviati con oltre 5mila richieste e circa 850 milioni di euro di finanziamenti ammessi.”