14 Ottobre 2021 Attualità

CONFCOMMERCIO MESSINA, LE ACCUSE ALL’EX DIRETTRICE FRANDINA. L’AVV. MICALIZZI: “ACCUSE GRATUITE, ANDREMO IN PROCURA”

«Mai nella nostra agenda c’è stato un ordine del giorno che potesse prevedere la fusione tra la Confcommercio di Messina con quella di Caltanissetta Enna». Scriveva così, il 29 settembre scorso, il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo, in risposta al comunicato stampa diffuso dai componenti dimissionari del Consiglio Generale Confcommercio di Messina.

Sulle motivazioni addotte dai Consiglieri dimissionari, il Presidente Prestifilippo riteneva opportuno sgombrare il campo da sospetti e tesi complottistiche: «Falso, falso, falso dichiara Maurizio Prestifilippo – Mai abbiamo parlato di fusione tra le due provincie, mai abbiamo parlato di fusione tra le due camere di commercio, mai abbiamo trattato la svendita di alcuna cosa che appartenga a Confcommercio Messina; anzi, allertati dal Presidente nazionale Carlo Sangallisiamo giunti a Messina per svolgere un’attività esplorativa condotta tra luglio e settembre 2020 e che si è conclusa con una esaustiva relazione trasmessa agli organi confederali di Confcommercio ed inviata a ciascun consigliere di Confcommercio Messina”.

Poi l’affondo sulla ex direttrice di Confcommercio Alba Frandina.

“Su richiesta del Presidente Picciotto continua il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna – dopo il licenziamento, per evidente incapacità, della precedente direttrice, che aveva lasciato priva di contabilità l’associazione messinese nell’ultimo biennio, la Giunta provinciale di Confcommercio Enna, dopo il diniego della consorella palermitana, ha offerto la disponibilità, a titolo gratuito, del proprio direttore, provvisoriamente e per poche ore alla settimana, al fine di ottemperare ai compiti propri del direttore stabiliti dallo Statuto, di cui Messina è tuttora priva». «Per quanto ci è dato a sapere conclude Maurizio Prestifilippo – la nomina del direttore è avvenuta attraverso una delibera, tra l’altro unanime, del Consiglio generale di Confcommercio Messina, su indicazione del Presidente Carmelo Picciotto. Per quanto ci riguarda il prestito del direttore costituisce un onere significativo per l’organizzazione di Caltanissetta Enna e non essendo materializzato in un contratto, è revocabile da entrambe le parti in qualunque momento».

A distanza di qualche giorno riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avvocato Tommaso Micalizzi, legale dell’ex commissario della Confcommercio Messina, che difende l’operato dell’avvocato Grandina e precisa quanto segue:

“Apprendo con profondo stupore ed una vena di disappunto che la Collega Alba Frandina, già Commissario della Confcommercio di Messina,  poi coordinatore della Segreteria, quindi Direttore dall’aprile dell’anno 2018 fino a Gennaio di quest’anno, è stata, suo malgrado, chiamata in causa in seguito ad un Comunicato stampa del 29 Settembre 2021 ad opera del Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna, ed additata quale presunta responsabile di inefficienze di carattere contabile nella gestione del suo mandato nonché tacciata testualmente di incapacità. Non entrerò nel merito di siffatte ultime affermazioni, prive di pregio e di riscontro alcuno, e certamente ingenerose sul conto dell’Avv. Frandina, conosciuta e stimata Professionista, nonché del tutto gratuite e miranti a screditarne l’immagine personale e professionale e di cui si riserva, sin da adesso, maggiore tutela nelle opportune sedi. Mi sia consentita una breve replica sull’appunto rivolto alla mia assistita, che avrebbe lasciato priva di contabilità l’associazione messinese nell’ultimo biennio. Forse in Confcommercio Messina – conclude l’avvocato Micalizzi – le cose funzionavano diversamente e di questo si chiederà conto all’Autorità Giudiziaria, cui spetterà mettere la parola fine a quella che è stata già battezzata come la barzelletta degli amici ennesi”.